LA VITA E' TRASFORMAZIONE di Paolo D'Arpini
La vita si adatta all’ambiente ma anche l’ambiente è conseguenza della vita, da ciò se ne deduce che essi sono la stessa cosa. Difatti possiamo dire che il nostro corpo è composto da un 75% di acqua, 10% di terra, minerali, etc. ma se la vita non fosse già presente in questi elementi in forma germinale come potrebbe manifestarsi, cioè rendere vivente l’organismo?
Scopriamo così che la sola qualità che possa attestare l’esistenza materiale è la coscienza che da essa scaturisce ma si può anche dire che è la coscienza a stabilire l’esistenza materiale. Da questa duplice inferenza si deduce la triangolazione della “materia-vita-coscienza” quale espressione dello stesso processo vitale. Questi tre aspetti della vita sono in continua e costante trasformazione, sono come i vetrini di un caleidoscopio, la rotazione fa sì che essi appaiano in miriadi di forme colorate. Basta un impercettibile movimento in qualsiasi di questi elementi basilari (un cambiamento di regola genetica) che si viene a creare una nuova forma.
Allo stesso tempo, e strettamente parlando, nessuna di queste forme è creata ex novo, in quanto la basilare legge fisica e psichica testimonia che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, ed in effetti le varie forme vitali non sono altro che “trasformazioni” -come giustamente affermava Lavoisier. Tra l’altro anche nelle Upanishad, i testi vedici antichi di diecimila anni, si dice: “Dal tutto nasce il tutto, se dal tutto togli il tutto il tutto rimane”. Insomma non è possibile creare o distruggere la vita, essa è onnipresente ed onnipervadente, energia in perenne trasmutazione.
Da questa consapevolezza sorge lo stimolo a celebrare la vita anzi “Il Ciclo della Vita” nei luoghi in cui si riconoscono le presenze della società, degli usi e costumi umani e degli animali. Questi luoghi che sono l’ambiente naturale che ci circonda, sono un tutt’uno vitale, in cui storia, sussistenza, progenie, attività ludiche e culturali sono avvenute e continuano a manifestarsi. Il ciclo della vita si svolge nell’intervallo a cavallo fra la morte e la rinascita del processo naturale, corrispondono alla conservazione e semina, in attesa della prossima germinatura.
Paolo D'Arpini
Fonte: https://
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SONO UNA DONNA CHE SCRIVE STORIE DI DONNE
Durante tutta la vita mi sono impegnata nella società per i diritti delle donne e, nel 2021, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 di novembre, avevo voluto che uscisse il libro “Che te ne fai di un’altra femmina?”, una raccolta di storie di donne occidentali e orientali che amano eppure subiscono violenza. In uno dei racconti, avevo persino immaginato un altro Pianeta dove, però, si perpetuava la stessa mentalità terrestre: la donna è un oggetto e come tale può essere distrutta. (qui si può leggere l’estratto: CHE TE NE FAI DI UN'ALTRA FEMMINA?: storie di donne del mondo orientale e occidentale con una puntata su un nuovo Pianeta (RACCONTI DI DONNE) eBook : RUSCA ZARGAR, RENATA: Amazon.it: Kindle Store)
Per l’8 marzo 2022, ho, inoltre, pubblicato “Storia della strega di Savona e altri racconti di violenza”, testo che, come il precedente, fa parte della collana “Racconti di donne”. LEGGI L'ESTRATTO: https://www.amazon.it/STORIA-DELLA-STREGA-SAVONA-racconti-ebook/dp/B09TWT76SL?asin=B09TWT76SL&revisionId=d91d1211&format=1&depth=1
In occasione del 25 novembre 2022, è uscito "VOGLIO IL TUO UTERO" sulla maternità surrogata (qualcuno cioè che fa un figlio per altri), un soggetto di cui si parla molto poco, forse, per non dar fastidio a nessuno. LEGGI L'ESTRATTO: https://www.amazon.it/gp/product/B0BMGWRKKP?notRedirectToSDP=1&ref_=dbs_mng_calw_2&storeType=ebooks&asin=B0BMGWRKKP&revisionId=be36a2df&format=1&depth=1
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