LA QUARTA MAFIA

 


L'ex Procuratore Capo di Potenza, il dott. Massimo Lucianetti, ha ricordato la nostra amicizia sin dalla quarta elementare, presiede con Micky De Finis, l' Osservatorio per la legalità, presso la Camera di Commercio di Foggia. Ieri abbiamo avuto il piacere di ascoltare, per più di due ore, la narrazione del Procuratore della Repubblica Aggiunto di Foggia, dott. Antonio Laronga. Magistrato sul fronte della Criminalità Organizzata, da più di trenta anni. Conosce benissimo la realtà di una grande città, commissariata per infiltrazioni mafiose. E' una grande umiliazione per la popolazione onesta e laboriosa, la privazione dell'amministrazione pubblica, del sindaco e degli assessori, del Consiglio comunale. Una città dal futuro incerto, condizionato, depredato per anni, saccheggiato nelle Municipalizzate, spolpate fino all'osso e fatte fallire. L'Amgas, dove ho prestato servizio per trentacinque anni, fu venduta all'Ascopiave di Soligo, nel Veneto a prezzo di saldo. Una azienda centenaria passata dal carbon fossile, alla benzina grezza, al metano. La gallina dalle uova d'oro, la politica senza scrupoli, non ha voluto capire ragione, l'ha fatta morire di stenti. La cultura ci condanna, siamo stati nelle scuole per venti anni, abbiamo cercato di trasmettere i valori, ai docenti e agli studenti, abbiamo parlato di rivoluzione culturale, la cultura del lassismo, un peso che ci portiamo sulle spalle diventato insostenibile. Le Istituzioni, la giustizia, fino alla riforma di qualche giorno fa, non tiene conto della drammaticità che vivono i cittadini onesti. La video sorveglianza capillare ed efficiente, deve essere presa immediatamente in considerazione dal Prefetto, che sostituisce il Sindaco, devono essere reperiti i fondi al più presto, per chiudere le buche che sono diventate voragini, che mettono a rischio le persone anziane e gli automobilisti. IL PNRR, deve tenere conto prima di tutto del SUD. Draghi è responsabile di come verranno impiegati i fondi, una rete di controlli incrociati, deve evitare l'ennesimo fallimento della politica senza controlli.

Mario Arpaia



IL FILMATO DEL CONVEGNO:





Antonio Laronga, procuratore aggiunto di Foggia, presenta ‘Quarta mafia. La criminalità organizzata foggiana nel racconto di un magistrato sul fronte’. Laronga dialogherà con Antonio Nicaso (scrittore, storico e studioso delle mafie) durante l’iniziativa condotta da Pierluigi Senatore. E’ anche previsto il saluto del sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro. La ‘quarta mafia’ è la definizione mediatica delle mafie foggiane. Antonio Laronga, in magistratura dal ’93, è procuratore aggiunto di Foggia. Da oltre 20 anni si occupa di criminalità organizzata e delle mafie foggiane.

Nel giorno della conferenza stampa sull’operazione “Far West”, ha parlato il pm della procura di Foggia, Antonio Laronga. “Negli ultimi mesi stiamo dando risposte importanti sul piano del contrasto alla mafia. Il nostro obiettivo è di essere quanto più tempestivi nell’intervenire. In questi giorni, assieme al procuratore capo, Ludovico Vaccaro, stiamo ragionando su quale possa essere la strategia migliore per combattere ancora meglio la criminalità in questa provincia”.

Laronga, però, ha evidenziato due aspetti che ritiene fondamentali per arginare la malavita in ogni sua forma: “Serve una maggiore collaborazione da parte delle vittime. Il procuratore lo ribadisce ad ogni incontro ed approfitto per rimarcarlo anche io, qui, oggi. Ma non basta. A questo deve aggiungersi una maggiore videosorveglianza del territorio. Le telecamere, infatti, si sono rivelate spesso decisive negli ultimi casi di cronaca risolti. Allo stesso tempo, però, devo dire che la presenza della videosorveglianza è ancora precaria e al di sotto delle aspettative in provincia di Foggia”.

Proprio ieri, il Ministero ha annunciato finanziamenti per l’installazione di telecamere in alcuni Comuni della Capitanata. Ma c’è ancora tanto da fare per presidiare al meglio le città.




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CONSIGLI DI LETTURA



Un gruppo di donne terrestri viene rapito durante un viaggio aereo e trasportato sul Pianeta Blu a novanta anni luce dalla Terra. Infatti, alcuni extraterrestri di colore blu vogliono unirsi a donne della Terra. In cambio, condivideranno con gli umani il loro progresso tecnologico molto avanzato.

Nonostante la traumaticità del rapimento, Arianna, una giovane studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, si innamora di Axel, uno scienziato di quel pianeta.

Dovrà infine decidere: tornare sulla Terra dove c’è la sua vita e i suoi sogni o andare a vivere su quel Pianeta unendosi a una creatura tanto diversa?

Un'appassionante storia d'amore del futuro.

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Anche a Savona è stata condannata, a suo tempo, qualche "strega". Nel primo racconto di questa raccolta viene narrata, infatti, la storia di due povere contadine di Bergeggi (paesino a pochi chilometri da Savona) obbligate a lasciare tutto e andarsene raminghe con l'accusa più tremenda: essere le mogli del diavolo (siamo nel 1572). Ma la guerra contro le donne non è mai finita. Pure oggi, l'uomo le usa, le stupra, le getta via, come oggetti nati solo ed esclusivamente per il suo divertimento. Qualche volta, si reca in paesi poveri stranieri per intrattenersi sessualmente e impunemente con piccole bambine (Il viaggio) o si approfitta, singolarmente o in gruppo, della credulità e dell'innocenza di un'adolescente per poi ridicolizzarla sui social (Scarpette rosse). Infine, dodici rintocchi scoccano per la condanna a morte di un'altra "strega" e, molti secoli dopo, per la violenza su una ragazza colpevole solo di amare il ballo.

In fondo, non è cambiato molto dal XVI secolo.


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