REGINE SANGUINARIE di James Hansen


NOTA DIPLOMATICA

Real Geopolitics

Regine sanguinarie  


Per quanto sia un tratto comune a molti politici, il Primo Ministro britannico Boris Johnson si distingue in modo particolare per la tendenza di aprire bocca e dire qualsiasi cosa pur di accaparrarsi le simpatie del pubblico. Tra le sue esternazioni più note, c’è la promessa elettorale da lui fatta nel corso di un comizio del 2005 quando—scherzosamente, si presume—assicurò agli elettori maschi di Henley, nell’Oxfordshire, che dare il voto al suo partito, quello Conservatore, “avrebbe fatto diventare più grandi i seni delle loro mogli”.

Il 2005 è ormai lontano anni luce, moralmente parlando. Forse per riparare proprio al misfatto politically incorrect di allora in questi giorni Johnson ha espresso con molta enfasi all’emittente tedesca ZDF l'opinione secondo cui le azioni di Vladimir Putin nell’invadere l’Ucraina sarebbero un “esempio perfetto della mascolinità tossica” e che Putin non avrebbe mai attaccato il paese vicino, lanciando una “crazy macho war”, se fosse stato una donna…

La cosa interessante è che entrambe le dichiarazioni—quella sui seni e quella su Putin che sarebbe più pacifista se solo fosse una donna—sono smentite dai fattiTralasciando i commenti idioti sulle ‘misure’ femminili, esistono prove convincenti secondo cui, almeno storicamente, le leader donne sarebbero state sanguinarie e bellicose anche più degli uomini. Infatti, un famoso studio del 2017 sui regnanti europei—re e regine, imperatori e imperatrici—condotto da Oeindrila Dube dell’University of Chicago e S.P. Harish del College of William and Mary, dimostra che, partendo dal 15° secolo, le monarche avevano una probabilità del 38,8% maggiore rispetto ai colleghi  maschi di portare i propri paesi in guerra.

Non è affatto detto che in questi conflitti le regine fossero le vittime innocenti, aggredite per la loro presunta ‘debolezza femminile’. Secondo lo studio citato, tra il 16° e il 20° secolo, con il rafforzamento degli stati e con la creazione degli eserciti permanenti: “Le guerre europee diventarono frequenti, richiedendo sempre più un oculato management finanziario e militare… I regni retti da regine potrebbero aver avuto una maggiore capacità gestionale… poiché le regine spesso utilizzarono i loro consorti per aiutarle a governare”.

Parecchie monarche però, personaggi del calibro delle regine britanniche Elisabetta I e Vittoria d’Inghilterra, di Maria Teresa d’Austria e in particolar modo di Caterina la Grande di Russia, non erano dei fiori delicati: comandarono sul serio. Forse è bene ricordare che la Crimea invasa da Putin nel 2014 era già stata invasa e formalmente annessa alla Russia da Caterina la Grande nel 1783, oltre due secoli prima della mossa dell’attuale “strong man” del Cremlino.

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Nota Diplomatica esce con il sostegno di: iCorporate, MSC Cruises, Class Editori e Telecom Italia Sparkle

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CONSIGLI DI LETTURA



Un gruppo di donne terrestri viene rapito durante un viaggio aereo e trasportato sul Pianeta Blu a novanta anni luce dalla Terra. Infatti, alcuni extraterrestri di colore blu vogliono unirsi a donne della Terra. In cambio, condivideranno con gli umani il loro progresso tecnologico molto avanzato.

Nonostante la traumaticità del rapimento, Arianna, una giovane studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, si innamora di Axel, uno scienziato di quel pianeta.

Dovrà infine decidere: tornare sulla Terra dove c’è la sua vita e i suoi sogni o andare a vivere su quel Pianeta unendosi a una creatura tanto diversa?

Un'appassionante storia d'amore del futuro.

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Anche a Savona è stata condannata, a suo tempo, qualche "strega". Nel primo racconto di questa raccolta viene narrata, infatti, la storia di due povere contadine di Bergeggi (paesino a pochi chilometri da Savona) obbligate a lasciare tutto e andarsene raminghe con l'accusa più tremenda: essere le mogli del diavolo (siamo nel 1572). Ma la guerra contro le donne non è mai finita. Pure oggi, l'uomo le usa, le stupra, le getta via, come oggetti nati solo ed esclusivamente per il suo divertimento. Qualche volta, si reca in paesi poveri stranieri per intrattenersi sessualmente e impunemente con piccole bambine (Il viaggio) o si approfitta, singolarmente o in gruppo, della credulità e dell'innocenza di un'adolescente per poi ridicolizzarla sui social (Scarpette rosse). Infine, dodici rintocchi scoccano per la condanna a morte di un'altra "strega" e, molti secoli dopo, per la violenza su una ragazza colpevole solo di amare il ballo.

In fondo, non è cambiato molto dal XVI secolo.


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