GAZA

 


Dalla parte di Medici Senza Frontiere.

Comunque la si pensi sulla questione Israele e Palestina, comunque si interpretino le vicende storiche, nessuno di noi vorrebbe vedere persone morire così brutalmente che siano Israeliani o che siano Palestinesi. Eppure ci tocca vedere persino gli ospedali colpiti. Giusto per dare il colpo finale a chi c’è dentro. Abbiamo scelto di affiancare Medici Senza Frontiere, i soli rimasti fra le realtà organizzate a operare in condizioni terribili. Ci consola sapere l’esistenza di queste meravigliose realtà fatte di persone coraggiose che rischiano la loro vita e in più sono costrette a toccare con mano sofferenze atroci. Vedere e operare corpi martoriati compresi quelli di bambini innocenti non è certamente impresa facile.  Oggi parte la nostra raccolta fondi per dare una mano a quei medici eroi che stanno tentando disperatamente di salvare vite umane contando come sempre sulla sensibilità e fiducia dei nostri lettori e sulla consapevolezza che Medici Senza Frontiere farà di tutto per compiere miracoli all’inferno.

Fermare immediatamente il massacro a Gaza”.

L’appello di 500 operatori sanitari italiani. Clicca qui e aderisci. La situazione a Gaza è quasi inimmaginabile e si prepara a diventare ancora peggiore molto presto. Queste interviste su aljazeera mostrano chiaramente ciò che sta per essere scatenato su 2.3 milioni di Gazawi.

Gaza genocidio da manuale.

Clicca qui Amy Goodman, la conduttrice di Democracy Now!, un programma di notizie internazionali che va in onda ogni giorno su più di 800 stazioni radiofoniche e televisive in inglese e più di 450 in spagnolo. È coautrice del libro “Coloro che combattono il sistema: eroi ordinari in tempi straordinari negli Stati Uniti”, pubblicato da Le Monde Diplomatique.

 

Mossad colto di sorpresa o…

Nell’attacco terroristico  di Hamas c’è stata la regia del Mossad, così come avvenne con la CIA per le Torri Gemelle. Il fine strategico è lo stesso: innesco della ‘guerra globale al terrorismo’, ossia ieri invasione di Afghanistan e Iraq, oggi sterminio della Palestina”. La tesi è ardita ma è avanzata da un esperto di affari militari. Infatti Manlio Dinucci, giornalista e geografo, è stato direttore esecutivo per l’Italia della International Physicians for the Prevention of Nuclear War, associazione vincitrice del Nobel per la pace nel 1985. Collabora con «il manifesto» ed è autore, tra l’altro, de Il sistema globale (2002) e, con Daniel Bovet, di Tempesta nel deserto (1991). Clicca qui.

 

Vietata la solidarietà a Gaza.

Francia, Germania, Austria, Stati Uniti. Manifestazioni per Israele e pro-palestinesi. Queste ultime vietate, invano. (clicca qui)

 

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