MIGRANTI

 

Migranti. Il governo non può più contare sul silenzio rispettoso di associazioni e cattolici (I. Smirnova)






“Le misure prese dal Governo sono sbagliate e inefficaci e non sono affatto legate al numero di arrivi, del tutto prevedibile e gestibile, ma all’assenza di volontà di trovare soluzioni corrette ed efficaci, scegliendo invece un approccio emergenziale: una decisione che alimenta la retorica dell’invasione”. Lo denunciano le associazioni, cattoliche e non, che fanno parte del Tavolo Tavolo Asilo e Immigrazione (al quale partecipa anche la Cei attraverso la sua Fondazione Migrantes). Il documento esprime “profonda preoccupazione per l’ennesima grave crisi del sistema d’accoglienza, e si pone in totale disaccordo con l’approccio emergenziale assunto dal governo Meloni che ancora una volta punta ad ostacolare il diritto d’asilo e il diritto ad una accoglienza dignitosa”.

A inizio anno, il Tavolo Asilo e Immigrazione ha chiesto all’attuale governo di programmare gli interventi di accoglienza, come previsto dalla normativa. Il Tavolo di coordinamento presso il Viminale si è riunito però solo il 4 agosto, dopo ripetute richieste e sollecitazioni del Tai, non potendo di fatto contribuire ad alcuna programmazione e limitandosi dunque sostanzialmente a prendere atto di misure emergenziali già assunte dal governo senza il coinvolgimento dei territori e del terzo settore.

Il segnale è molto chiaro, in tema di migranti il governo non può più contare sul silenzio rispettoso di associazioni e cattolici: Meloni e Piantedosi hanno ormai mostrato cosa, al di là di retoriche promesse, sono capaci di fare con gli accordi per esternalizzare le frontiere pagando le guardie costiere e gli eserciti perché fermino i migranti in Africa, e pazienza se questo significa condannarli a morte.

E qui in Italia stanno organizzando un stretta sui respingimenti dopo avere trasformato in poco tempo i CAS in meri parcheggi per richiedenti asilo, eliminando servizi primari quali l’informativa legale e l’assistenza psicologica. Infatti, segnala il documento, “il 7 agosto 2023 il Ministero dell’interno ha emanato una circolare con cui ha dato indicazioni alle prefetture di disporre la cessazione immediata delle misure di accoglienza per coloro che sono riconosciuti titolari di protezione internazionale e speciale, senza aspettare il rilascio del permesso di soggiorno e senza provvedere al loro trasferimento nel SAI”.

In sostanza, migliaia di titolari di protezione internazionale o speciale stanno per essere espulsi dai CAS e mandati per strada: in questa direzione si stanno muovendo le prefetture. Tale prassi risulta del tutto illegale in quanto i titolari di protezione internazionale e speciale hanno diritto di essere collocati tempestivamente dai Centri di Accoglienza Straordinaria verso il sistema SAI, e non abbandonati nel giro di pochi giorni.

“Una così clamorosa violazione di legge – denunciano enti ed associazioni – è altresì generatrice di enormi problematiche sociali nei diversi territori, dal momento che migliaia di rifugiati privi di mezzi e senza accoglienza si troveranno allo
sbando in strada e dunque a carico del welfare locale. In questo modo, oltre a violare il diritto all’accoglienza dei/delle titolari di protezione internazionale e speciale, il Ministero dell’interno si
pone in netto antagonismo con i Comuni, delegando a loro la questione e senza dotazione di risorse”.

Secondo le sigle raccolte nel TAI, “la soppressione dei servizi nei CAS non solo contrasta con la normativa europea e italiana in quanto si concretizza in un’elusione dell’accesso ai diritti, ma esclude nei fatti la possibilità di riscontrare la vulnerabilità dei richiedenti asilo, specie di coloro che sono sottoposti alla procedura accelerata. Molte vulnerabilità non possono infatti essere rilevate all’arrivo senza personale competente né tanto meno ciò può avvenire dopo il trasferimento nei CAS nei quali, come sopra evidenziato, vengono cancellati anche servizi fondamentali. In questo contesto di totale sbandamento del sistema pare inevitabile il diffondersi di gravi distorsioni, come nel caso,
evidenziato in occasione dell’incontro del tavolo di coordinamento, delle donne vittime di tratta anche provenienti da paesi di origine sicuri”.

“Facciamo appello al presidente della Repubblica, al Governo, alle Istituzioni italiane ed europee, ai/alle parlamentari, alla società civile, affinché si arresti immediatamente – conclude il documento – la deriva del sistema dell’accoglienza e l’intervento istituzionale venga riportato dentro il quadro previsto dalle direttive europee e perché non si rinnovi una stagione di ghetti e di produzione di disagio sociale estremo, scaricato sui territori. E’ inaccettabile contrapporre richiedenti asilo a titolari di protezione, quando è chiaro l’obbligo dello Stato di predisporre misure di accoglienza per ognuno di loro. E’ necessario invertire subito la marcia, non solo impedendo che migliaia di persone titolari di diritti fondamentali e inviolabili vengano trasformate in senza fissa dimora”.

Irina Smirnova




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SONO UNA DONNA CHE SCRIVE STORIE DI DONNE


 La bella immagine di copertina è dell’attrice Samina Zargar.


È uscito in questi giorni il nuovo libro di Renata Rusca Zargar “3 Storie di reincarnazione”, anche se sono trascorsi molti anni dal luglio del 1987 quando l’autrice è sbarcata in India soprattutto per comprendere le religioni orientali.

In tali religioni esiste, seppure in maniera diversa, il concetto della trasmigrazione delle anime che, probabilmenteci affascina perché risponde all’intimo bisogno che abbiamo di credere che non sarà tutto finito alla nostra morte. Oppure ci attrae perché soddisfa un innato e semplice desiderio di giustizia: se sei stato cattivo pagherai le tue colpe nella prossima incarnazione. Certo è che la reincarnazione rimane un mistero che non ci sarà svelato e che l’autrice ha scelto di svolgere attraverso la forma del racconto.

Il lettore, dunque, incontrerà animali come un elegante cavalluccio marino e una seppiolina, mentre la vita di Caterina, una ragazza degli anni mille, si intreccerà con quella di una giovane dei nostri tempi nella magica ambientazione di Noli e Spotorno. In fondo, la nostra incantevole Liguria con gli antichi villaggi dei pescatori ben si addice all’eterna atmosfera dell'amore.
Infine, tra le pagine, rinascerà Cecco D'Ascoli, un intellettuale condannato al rogo per le sue opinioni scientifiche che potrebbe essere stato, in un secolo ancora precedente, magari un forzuto invasore longobardo.

Leggere dei racconti significa, appunto, lasciarsi catturare da vicende fantastiche per poi provare a riflettere sugli argomenti importanti che si mescolano nel fondale dell’esistenza umana.


Il libro è disponibile sia cartaceo che in formato ebook su Amazon:

Amazon.it: 3 STORIE DI REINCARNAZIONE - ZARGAR, RENATA RUSCA - Libri

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