LA GIORNATA DELLA MEMORIA: RENATA RUSCA ZARGAR IN VIDEO CON LE ELEMENTARI DEL SANTUARIO
La giornata della memoria:
in video con le Elementari del Santuario
Il 27 gennaio si
celebra la Giornata della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Infatti, il 27 gennaio del 1945 è stato liberato il Campo di sterminio di
Auschwitz, simbolo di tanta infamia.
In questo periodo,
dunque, viene ripercorsa la storia tragica vissuta da tutti i popoli
partecipanti alla Seconda guerra mondiale e, in particolare, da chi subì la
deportazione e l’internamento nei campi di sterminio nazisti: 17 milioni di
morti, tra cui ebrei, oppositori politici, prigionieri di guerra, zingari,
testimoni di Geova, omosessuali, portatori di handicap.
Non c’è canale
televisivo che non includa nel suo palinsesto qualche film sul tema.
Ma perché
ricordare?
Sicuramente, per
onorare quanti hanno sofferto pene indicibili e tutti quelli che hanno perso la
vita. Poi, perché non si ripeta più.
Eppure, il
razzismo, origine di tanto dispregio di altri esseri umani, viene ancora
celebrato nel mondo, ancora c’è chi crede, ovunque, di essere superiore ad
altri, di essere il solo ad aver diritto di avere dei diritti. C’è ancora chi considera
la sua religione migliore di quella altrui, chi dileggia le differenze
culturali, chi è indifferente verso chi soffre e ha meno.
Guardiamoci
intorno. È vero. I cancelli di Auschwitz sono chiusi ma sono cronaca dei nostri
giorni i migranti abbandonati nel ghiaccio o a morire in mare, rinchiusi in
campi di detenzione non diversi da quelli di un tempo.
È ancora fonte di
reddito la produzione e la vendita di armi che genera guerre sanguinose,
ovunque, nel mondo. Sono notizie di questi giorni la presunta supremazia
bianca, l’eliminazione degli oppositori politici in moltissimi paesi,
l’indifferenza per chi non ha nulla o è malato…
Lunedì 25 gennaio,
ho potuto parlare in video conferenza con alcune classi delle Scuole Elementari
del Santuario (SV) sulla Memoria, invitata dalle maestre Caterina Gualco e
Daniela Vivarelli, che ringrazio moltissimo per avermi offerto questa
opportunità.
Quando insegnavo,
avevo accompagnato molte volte i miei alunni nei viaggi studio organizzati
dall’ANED (Associazione ex deportati nei campi nazisti) di Savona e Imperia a
Mauthausen, Dachau, Gusen, Ebensee, Auschwitz, Terezin.
Avevo condiviso le
emozioni dei giovani davanti a tanto scempio di esseri umani e ascoltato con
devozione le parole dei testimoni superstiti ancora viventi.
Oggi, però, considero
la Giornata della Memoria soprattutto come un monito per il futuro: basta
produzione di armi, basta guerre, uguali diritti per tutti gli esseri umani sul
Pianeta.
Perché siamo tutti discendenti dallo stesso Homo sapiens, partito dall’Africa tantissimo tempo fa.
VERSI IN VOLO: GIORNATA DELLA MEMORIA di RENATA RUSCA ZARGAR
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