CABRIOLET
Il cabrioletdi James Hansen L’auto senza tettuccio fisso non si usa praticamente più, se non come ‘spyder’ - o ancora più elegantemente, ‘roadster’ - a due posti. L’epoca d’oro delle convertibles all’americana - grandi, ingombranti, delle ‘barche’ - risale agli anni Sessanta del secolo scorso quando ancora faceva ‘fine’ farsi vedere in automobile, e comunque il successo di questi modelli in Italia è sempre stato limitato. Ora, l’attrattiva per un genere di automobile facilmente accessibile a chiunque possieda un coltello è certamente a un punto basso. È inoltre abitudine comune di questi tempi cospargersi di creme prima di rischiare l’eccessiva esposizione al sole - oltre al fatto che, per certi versi, è ’sconsigliabile' attirare troppo l'attenzione sulla strada. Una volta invece, richiamare gli sguardi invidiosi degli altri era lo scopo fondamentale della decappottabile, come si intuisce dagli ‘esperimenti’ condotti all’epoca dal Design Center della General Motors. Il tettuccio ‘a pois’ - montato sulla Buick Electra del 1961 che si vede sopra - non è mai stato commercializzato. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------- IN EVIDENZA (pubblicità) Questo libro è dedicato a tutti quelli che desiderano imparare a pescare con la canna fissa e ottenere qualche buon risultato. Le mie ricette e i miei segreti, come le esche e la pastura artigianale economica infallibile, ad esempio, sono utili anche a chi non è principiante ma vuole migliorare e raggiungere un pescato soddisfacente. Io ho un’esperienza più che quarantennale di tutti i tipi di pesca sportiva, seguo le ultime novità, leggo, sperimento. Per questo posso dare molti suggerimenti e informazioni. Nel testo, tratto quindi di lenze, galleggianti, tarature e concludo con i nodi. Cioè, con tutto quello che serve sapere per pescare con la canna fissa. La canna fissa è la base di tutto, chi si approccia alla pesca utilizzando la fissa anzitutto incomincia a farsi esperienza con un'attrezzatura più contenuta e, senza spendere molto, inizia a capire cosa gli potrebbe interessare per il futuro, ovvero magari di approfondire qualche altra tecnica. Diciamo che è la scuola base, anche a livello manuale il fatto di saper gestire canne di 7/9 metri, rende più facile l'approccio con altre tecniche come, ad esempio, la bolognese che molto le assomiglia. Il fatto di saper gestire un pesce solo con l'ausilio di una canna senza l'uso di un mulinello che con la frizione ammortizza le fughe, la dice lunga! Insomma, è la base di tutte le pesche. Ho inserito, poi, un'appendice che riguarda un'antica pesca tradizionale caprese delle occhiate. Le pagine, infine, sono arricchite da foto di sorprendenti pescate. Mi potete trovare su YouTube e sul blog SenzaFine. Ma soprattutto mi potete trovare a pescare dove spero di incontrare tutti voi. Vi farò la dedica personale sul libro. |
Per parlare e conoscere un altro punto di vista:
IL SITO:
Dott.ssa Zarina Zargar Psicologa (@zarina_zargar_psicologa) • Foto e video di Instagram
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