ASTROVIAGGIO di Giacomo Lusso

 Venerdì 2 Settembre alle ore 18

 alla Kélyfos Gallery di Albissola Marina 

in via Isola 15 

inaugurazione della mostra personale di 

Giacomo Lusso 

“Astroviaggio” 

in mostra le opere recenti dell'artista che da anni è protagonista ad Albissola e in Italia della scena ceramica contemporanea internazionale. 

 Dal 2 al 20 settembre 2022 le opere ceramiche di Giacomo Lusso saranno protagoniste di una splendida mostra personale presso la Kélyfos Contemporary Art&Design Gallery di Gianluca Cutrupi in via Isola 15 ad Albissola Marina, con il patrocinio del Comune di Albissola Marina. L'inaugurazione, alla presenza dell'artista, si terrà venerdì 2 settembre 2022 alle ore 18, insieme a Gianluca Cutrupi, titolare e fondatore della Kélyfos Gallery e Roby Giannotti curatore e autore della presentazione. Gli orari di visita sono dal mercoledì al venerdì dalle 16,30 alle 19, sabato dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19, domenica dalle 10,30 alle 12,30. “Astroviaggio”di Giacomo Lusso: una macchina del tempo in ceramica “Astroviaggio”, titolo dell'evento, racchiude in sé gli esiti più recenti di una profonda ricerca interiore dell'artista, un percorso lungo e articolato che, dalla natìa ValVenosta, lo ha portato negli anni '60 nella terra ligure della ceramica facendogli assorbire in modo totalizzante il dna e la storia di Albisola come centro vitale d'arte contemporanea. Da qui la storia di Giacomo Lusso, artisticamente parlando, ha inizio con la sua prima personale alla leggendaria Saletta Testa di Albissola Marina nel 1972 dopo il diploma al Liceo Artistico Arturo Martini, all'epoca intriso di artisti profondamente legati a questa piccola Atene dell'arte. Insomma tutto sembra dirci che doveva andare così, ritrovandoci oggi a parlare di 50 anni di straordinaria attività artistica. Quando con Giacomo ci confrontiamo sull'arte facciamo fatica a interromperci per il piacere di raccontare e di ascoltarci a vicenda, ed è successo anche in questa occasione, incontrandoci nel suo atelier di fronte ai suoi Astroviaggi e ai suoi Vasinonvasi, nel condividere insieme pensieri, ispirazioni e motivazioni del fare arte che poi si convogliano verso un'idea comune e condivisa: quella del valore universale dell'arte e della sua necessità di arricchire ed affiancare le nostre vite, una aspirazione che da sempre ha accompagnato l'uomo ma che oggi, anche in tempi difficili, va nuovamente rinverdita e sottolineata attraverso la nostra opera. Oltre a questo respiro etico Giacomo Lusso ha nutrito le sue sculture con una forte connotazione spirituale, dove l'emozione e il respiro della vita attraverso i colori dell'animo si sono aggiunti dopo una esperienza personale e complessa, superata dall'artista e che gli ha lasciato in eredità una traccia positiva: la ritroviamo nei suoi lavori anche grazie al fascino di luci e policromie di ossidi e smalti ceramici, frutto di una sapienza tecnica ed espressiva maturata negli anni. Ma oltre a tutto questo c'è una vera e propria macchina del tempo ben visibile in questa terra modellata, segnata, incisa e colorata dall'artista. Ci sono le lettere impresse nell'argilla del suo alfabeto personale che oscilla allo stesso tempo tra l'arcaico e il futuristico; si leggono, attraverso le forme ceramiche utilizzate da Lusso i segni di un percorso antico di una umanità affascinata dalla natura, che parte dalla sezione di un bambù come contenitore di cibi e bevande, la successiva replica nelle forme di vasi ceramici della tradizione come gli albarelli orientali e poi occidentali con le medesime funzioni, fino all'immaginario alchemico di Giacomo Lusso che fa evolvere il vaso innestato attraverso una nuova forma ancestrale, il triangolo, per dare vita ad un'opera d'arte voluta dall'artista ma nata dalla casualità del divenire. Questo elemento aggiuntivo utilizzato in maniera modulare con richiami al costruttivismo diventa pensiero reso materico e proteso nello spazio fisico fino a diventare un “Vasononvaso” con una funzione in più, ovvero quella del viaggio onirico nell'universo umano. Inevitabilmente ma piacevolmente, nelle opere di Giacomo Lusso si legge questo percorso che spazia tra passato, presente e futuro, dove l'esperienza personale vissuta dall'artista è affiancata non solo da richiami alla storia dell'arte per chi saprà interpretarli, ma anche dallo spirito della terra che emerge ovunque e ci fa immaginare e “vedere” galassie infinite. Sappiamo che esistono là fuori e stiamo inventando apparati tecnologici sempre più potenti per avvicinarle: in realtà riusciremo a vederle in tutta la loro immensità solo dentro di noi e solo con gli occhi del cuore o, grazie a Giacomo Lusso, attraverso gli occhi di un artista che forse, per un attimo, ha già avuto l'opportunità di dare una sbirciatina. 

Per contatti: Gianluca Cutrupi 349.5105042 @kelyfos.gallery


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IN EVIDENZA

Per leggere e riflettere:


Anche a Savona è stata condannata, a suo tempo, qualche "strega". Nel primo racconto di questa raccolta viene narrata, infatti, la storia di due povere contadine di Bergeggi (paesino a pochi chilometri da Savona) obbligate a lasciare tutto e andarsene raminghe con l'accusa più tremenda: essere le mogli del diavolo (siamo nel 1572). Ma la guerra contro le donne non è mai finita. Pure oggi, l'uomo le usa, le stupra, le getta via, come oggetti nati solo ed esclusivamente per il suo divertimento. Qualche volta, si reca in paesi poveri stranieri per intrattenersi sessualmente e impunemente con piccole bambine (Il viaggio) o si approfitta, singolarmente o in gruppo, della credulità e dell'innocenza di un'adolescente per poi ridicolizzarla sui social (Scarpette rosse). Infine, dodici rintocchi scoccano per la condanna a morte di un'altra "strega" e, molti secoli dopo, per la violenza su una ragazza colpevole solo di amare il ballo.

In fondo, non è cambiato molto dal XVI secolo.




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"Quando soffia il vento del ricordo, / il sonno va via dalla testa / e il cuore balza alla gola. [...]"

"Sussurrava intorno un’aria così sottile / che svegliava i desideri del cuore, / il vento trascinava via la mia sciarpa / e pareva accarezzare la sua pelle.[...]"

“Dio mio, / perdono / di non visti peccati / mentre il mio giovane corpo / privo di fioritura / è legato con tubi / -radiazioni-chemioterapia- / torture-dolore-sofferenza-[...]".

"Scene di crudeltà massacri spari / bombe fuoco urla pianti / Poi un lungo silenzio.../ L’uomo ha dimenticato che anche lui / era un bambino![...]"
Un ventennio di pensieri di amore e spiritualità.




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