VIAGGIO DI NATALE, racconto di Giulio Marra, Edizione Il Filo di Arianna
VIAGGIO DI NATALE
I personaggi del racconto cercano nei
bidoni cose che sono state eliminate. Che significato si può dare a questa
ricerca?
La risposta più attinente è che,
rivedendo la loro vita interiore, scoprono di non aver considerato importanti
avvenimenti o cose che erano significative e che invece erano occasioni
importanti per la loro vita.
Questa ricerca si può dire che è valida
per tutti. Quante volte ricordiamo di non aver agito nel momento giusto senza
renderci conto dell’importanza di quello che stavamo vivendo?
Il ritrovamento nei bidoni delle
occasioni perdute o non considerate dona un momento di felicità, abbiamo tra le
mani quello che avevamo perduto.
Significativa è la ricerca di una stella
che permetta di andare a trovare una altra stella. Questa ricerca che può
accompagnare tutta la nostra vita si può interpretare come la ricerca di una
situazione che risponde ai nostri desideri più profondi, di comprensione, di
significato, di pace interiore.
Questa ricerca può portare a voler
eliminare elementi che ci hanno fatto soffrire, che non hanno
permesso una evoluzione interiore positiva.
Tutti cercano una stella che possa
finalmente dare tranquillità e significato alla vita.
L’autore indica alla fine che la stella di Natale è la stella che può dare la risposta e che dà significato alla nostra vita.
Tutti i personaggi del viaggio sono
interessati alla ricerca di una possibile, augurabile felicità e a una stella
che li conduca verso di essa. Per ottenere ciò, l'autore rinuncia volte al
semplice realismo della narrazione, introducendo prospettive insolite,
leggermente visionarie se non utopiche. Il progetto narrativo viene così
accentuato, più ampi risulteranno la percezione della realtà e l'ambito della
propria individuale consapevolezza.
Riguardo VIAGGIO di NATALE, la risposta + attinente, per me che sono persona pratica, è che le persone cercano nei bidoni cose che possono servire a sostentarsi (nello spirito e nel corpo) e che altri hanno buttato via...
RispondiEliminaAngela Fabbri