ILARIA SALIS

 IL RACCONTO

"Ecco chi è mia figlia Ilaria e che cosa farà in Europa": Roberto Salis si racconta e si commuove

Sabato pomeriggio Roberto Salis è stato ospite a Monza di un incontro politico organizzato da LabMonza


https://www.milanotoday.it/politica/roberto-salis-labmonza.html


"Se mia figlia verrà eletta, come lei stessa ha dichiarato a Repubblica, si occuperà dei diritti umani nelle carceri, del diritto all’istruzione, dei diritti dei lavoratori e dei precari e si batterà contro le intolleranze. Tutti argomenti che secondo la destra sono il nulla cosmico”. È stato un intervento diretto quello di Roberto Salis che nel pomeriggio di sabato 1 giugno è stato ospite al Binario 7 di Monza all’incontro organizzato da LabMonza per sostenere la candidatura elettorale della figlia e dell’assessore monzese Arianna Bettin entrambe candidate per Alleanza Verdi Sinistra.

Salis, visibilmente commosso, è stato un fiume in piena raccontando la vicenda della figlia cresciuta a Monza dove in molti la conoscono, e detenuta dal febbraio 2023 a Budapest con l’accusa, sempre rigettata, di aver partecipato all’aggressione di 2 ragazzi neonazisti durante la Giornata dell’Onore che si svolge nella capitale ungherese. Dopo 15 mesi di detenzione in carcere, da pochi giorni Ilaria Salis è agli arresti domiciliari, sempre in Ungheria. Il padre Roberto ieri non ha avuto parole tenere con il governo e con una parte della stampa italiana. “Il 24 aprile ero a Strasburgo per portare la vicenda di mia figlia all’attenzione del Parlamento europeo - ha raccontato -. In quella giornata è stata votata una risoluzione contro l’Ungheria, per la violazione dei diritti umani. A votare contro sono stati la Lega e Fratelli d’Italia”. 

“Ilaria per alcuni è diventata famosa per essere quella che va in giro con i manganelli - prosegue -. Ma in realtà il manganello e il martello rinvenuti a Budapest nel taxi dove Ilaria si trovava quando è stata arrestata non presentavano le tracce genetiche di mia figlia, né delle vittime, né degli altri arrestati. Peraltro al processo una delle persone aggredite e i testimoni hanno ribadito di non aver visto in volto gli aggressori. In Italia con questi presupposti il processo non ci sarebbe neanche stato”. 

Roberto Salis ha ricordato i trascorsi di Ilaria, le denunce e le condanne. “Una per concorso morale in resistenza a pubblico ufficiale e l’altra per uso di materiale esplosivo e infiammabile - ha proseguito -. Il fatto è accaduto una sera quando Ilaria è andata con un gruppo di amici davanti al carcere dove era detenuto un compagno e ha lanciato i fuochi d’artificio per il suo compleanno. Un po’ come quando i pusher qui a Monza avvisano dell’arrivo della droga... Chi non spara i fuochi per una festa o a Capodanno?”. 

Roberto Salis ha poi raccontato degli incontri fatti in questi mesi di detenzione di Ilaria e del suo incessante impegno durante la campagna elettorale che lo ha visto sempre più spesso entrare anche nei centri sociali. “Basta colpevolizzare i ragazzi che contestano contro il non rispetto dei diritti - ha proseguito -. Ilaria ha compiuto un miracolo: è riuscita a far votare gli anarchici, persone che non votano perché non credono nel sistema. Adesso possono dire di andare a votare perché c’è una compagna in difficoltà”


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