di GIANLUCA NICOLETTI La Stampa ( 25/12/2020) I morti silenziosi. Nudi, a faccia in giù con un tubo in gola e seppelliti in sordina Il 2020 è stato l’anno del «memento mori». Abbiamo invocato il diritto alla movida di fronte a carni che si raffreddavano... Il 2020 è stato l’anno del memento mori. Nessuno di noi, che non sia stato lambito dalla guerra, potrà ricordare un’ecatombe di portata simile. Quasi 70mila vittime, non per mano di un nemico in divisa, che potremmo permetterci anche di odiare. Sono state strozzate da un quasi nulla, un microscopico grumo, una pallina di pochi nano millimetri. Un filamento infinitesimale di RNA che abbiamo giocato a raffigurare come fiore velenoso con una corolla di glicoproteine, qualcosa sospeso tra un abbozzo di organismo e un ultra corpo alieno. Allo scoppio della pandemia è cominciata a circolare la notizia di una strage; si moriva a grappoli, silenziosamente bombardati a tappeto dal Covid 19. Noi, che all’inizio ci sentivamo al sicuro ne
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