PESCA DEL TOTANO DA TERRA da Enrico il Pescatore
PESCA DEL TOTANO DA TERRA
ESPERIENZA UNICA!
(La foto si riferisce a una pesca precedente all'epidemia di Covid-19)
Facciamo questo tipo di pesca lanciando una totanara e poi recuperandola. È ovvio che più la totanara è pesante raggiungeremo una distanza maggiore e più è leggera, quindi, la lanceremo più vicino.
Consideriamo che la totanara più pesante che viene lanciata più lontana, però, in acqua, scenderà più velocemente: ci offre il vantaggio di sondare una distanza notevole ma, in pesca, tenderà a guadagnare rapidamente il fondo.
La totanara leggera arriverà molto meno lontana ma avrà una discesa in acqua più lenta.
Detto questo e praticando questo tipo di pesca che faremo su scogliere medio alte, ho notato che il totano caccia su vari strati di acqua a seconda di dove in quel momento si aggira la sua preda: può essere a filo di acqua, a mezz'acqua, a volte lo trovo sul fondo. I casi sono infiniti, ne andiamo a vedere uno...
Quando c'è una mangianza superficiale o, comunque, in prossimità della superficie, la soluzione è facile: basta usare una totanara leggera, scenderà lentamente starà in pesca più a lungo nella fascia di acqua che ci interessa.
Benissimo, però, abbiamo un problema: la potremo lanciare solo vicino, sonderemo una distanza di acqua minore.
E se i totani magari fossero più lontani e la mangianza fosse superficiale?
Proviamo a realizzare una totanara pesante da poterla lanciare lontano che però scenderà lentamente e potrà essere recuperata sempre restando nelle fasce più superficiali.
Il manicotto all'interno è cavo, significa che abbiamo aria dentro.
È chiaro che blocchiamo la corona con il filo di ferro utilizzando una piccola tenaglia.
Finito! Abbiamo una totanara che, grazie all'aria al suo interno e nonostante il peso della corona, galleggerà, ma galleggia ed è leggera, quindi, adesso vado ad utilizzare del filo di piombo:
ha un piccolo spessore come il filo di ferro ma un peso ben più consistente, lo avvolgeremo intorno al manicotto.
https://www.senzafine.info/2019/12/da-enrico-il-pescatore-ricetta-per.html
(Ricetta per moltiplicare le bughe)
ESPERIENZA UNICA!
(La foto si riferisce a una pesca precedente all'epidemia di Covid-19)
Facciamo questo tipo di pesca lanciando una totanara e poi recuperandola. È ovvio che più la totanara è pesante raggiungeremo una distanza maggiore e più è leggera, quindi, la lanceremo più vicino.
Consideriamo che la totanara più pesante che viene lanciata più lontana, però, in acqua, scenderà più velocemente: ci offre il vantaggio di sondare una distanza notevole ma, in pesca, tenderà a guadagnare rapidamente il fondo.
La totanara leggera arriverà molto meno lontana ma avrà una discesa in acqua più lenta.
Detto questo e praticando questo tipo di pesca che faremo su scogliere medio alte, ho notato che il totano caccia su vari strati di acqua a seconda di dove in quel momento si aggira la sua preda: può essere a filo di acqua, a mezz'acqua, a volte lo trovo sul fondo. I casi sono infiniti, ne andiamo a vedere uno...
Quando c'è una mangianza superficiale o, comunque, in prossimità della superficie, la soluzione è facile: basta usare una totanara leggera, scenderà lentamente starà in pesca più a lungo nella fascia di acqua che ci interessa.
Benissimo, però, abbiamo un problema: la potremo lanciare solo vicino, sonderemo una distanza di acqua minore.
E se i totani magari fossero più lontani e la mangianza fosse superficiale?
Proviamo a realizzare una totanara pesante da poterla lanciare lontano che però scenderà lentamente e potrà essere recuperata sempre restando nelle fasce più superficiali.
Partiamo da una corona e da un manicotto idraulico di giunzione.
Il manicotto all'interno è cavo, significa che abbiamo aria dentro.
Incomincio ad assicurare la corona al manicotto.
Adesso, utilizzando del silicone vado a sigillare le due estremità del manicotto.
Una è fatta, adesso l'altra.
Benissimo, adesso abbiamo una totanara costituita da un manicotto che galleggerà, ovviamente, avendo aria all'interno.
Adesso, con del filo di ferro passo all'interno del manicotto bucando il silicone e creandomi un'asola che servirà per potermi agganciare con un moschettone.
È chiaro che blocchiamo la corona con il filo di ferro utilizzando una piccola tenaglia.
Finito! Abbiamo una totanara che, grazie all'aria al suo interno e nonostante il peso della corona, galleggerà, ma galleggia ed è leggera, quindi, adesso vado ad utilizzare del filo di piombo:
ha un piccolo spessore come il filo di ferro ma un peso ben più consistente, lo avvolgeremo intorno al manicotto.
La totanara è pronta, la possiamo agganciare alla lenza madre tramite un moschettone con girella.
Avendo utilizzato il filo di piombo, abbiamo ottenuto un certo peso, la totanara é più pesante la potremo lanciare più lontano ma in acqua grazie all'aria che c'è all'interno del manicotto scenderà più lentamente restando in pesca negli strati che ci interessano. È chiaro che a seconda della situazione di mare che abbiamo possiamo rendere la discesa della totanara più o meno veloce regolando la quantità di spire di filo di piombo che andremo a fare, sempre comunque riuscendo a lanciare, ottenendo una certa distanza.
(La foto si riferisce a una pesca precedente all'epidemia di Covid-19)
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(Ricetta per moltiplicare le bughe)
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