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Cari avaaziani in tutto il mondo,
nelle ultime settimane abbiamo pensato moltissimo a voi, alle persone che fanno parte di questo movimento.
Abbiamo riflettuto su tutto il lavoro svolto insieme quest’anno: le milioni di firme per fare pressione sui politici, i messaggi sinceri e sentiti per chi ha potere decisionale, le azioni pubbliche e gli appelli consegnati alle autorità, le donazioni che hanno salvato vite.
Volevamo farti vedere chi siamo, ascoltare le nostre voci, farti arrivare tutta la nostra gratitudine per essere parte di Avaaz.
Allora, abbiamo creato questo video.
Come ha scritto la straordinaria attivista e autrice Joanna Macy: "Se gli sforzi umani potranno guarire il mondo, sono certa che sarà grazie alla gente comune, quelle persone il cui amore per questa vita è più grande della loro paura".
In un mondo che può sembrare completamente impazzito e squilibrato, ha senso volersi arrendere o concentrarsi solo sui propri bisogni. Ma noi non l’abbiamo fatto. Al contrario, insieme ci siamo mobilitati per sostenere cause che vanno ben oltre noi stessi.
Ci siamo battuti per il Pianeta, per chi vive in condizioni orribili o soffre la fame, per gli animali a cui mancano le parole per potersi difendere.
Forse essere parte di Avaaz ti sembra una cosa da niente, qualcosa a cui non pensi quasi mai. Ma senza di te Avaaz non potrebbe realizzare campagne, fare pressione e mandare aiuti diretti, perché Avaaz è la somma di tutti noi: persone normali in tutto il mondo, che condividiamo il sogno e la speranza di un mondo migliore, che uniamo le forze per un obiettivo più grande.
Siamo le "persone comuni" di cui parla Joanna Macy, e quando agiamo insieme, siamo milioni.
Con questo video vogliamo strapparti un sorriso. È solo un semplice ringraziamento, un piccolo regalo. Il vero modo in cui onoriamo il tuo sostegno è essere già al lavoro perché nel 2024 insieme possiamo contribuire a rendere il mondo un posto più equo e giusto.
Nell, Christoph, Fey, Alice, Sam, e tutto il team di Avaaz
Nel Talebanistan attiviste e giornalisti non si vedono più Afghanistan. Chi ancora lavora in tv ripete solo slogan, nessuna informazione. Chi si batteva per i diritti si nasconde. O viene ritrovata senza vita: a Mazar-e-Sharif uccisa la giovane Foruzan Safi, guidò la protesta del 6 settembre di Giuliano Battiston MAZAR-E-SHARIF da «Non c’è più spazio per la società civile. Guarda cosa è successo a Foruzan Safi». Fardin Nawrazi faceva il giornalista. Poi sono arrivati i Talebani e ha cambiato vita. «Guardami: ho cambiato perfino il modo di vestire. La cravatta non la metto più. E il cappello tradizionale non lo mettevo mai, prima. Sono un’altra persona ora». Di esporsi pubblicamente con un giornale straniero non ha paura. «I Talebani sanno cosa ho fatto, chi sono. Ma mi faccio vedere meno in giro. E soprattutto non faccio più il mio mestiere, che amavo». HA LAVORATO PER ANNI come giornalista freelance, per radio, siti, giornali, tv locali e non solo, n...
Ciao. Sono la Befana. Sì, proprio io. No, non sono la vecchia dal naso lungo, con quell’orribile cappello, che vola a cavallo di una scopa. Oggi, quella Befana non usa più. Io sono giovane, sempre giovane, non importa quanti anni siano trascorsi o debbano ancora trascorrere, e sono molto carina (ognuno può immaginarmi come gli piace secondo i suoi canoni estetici). Inoltre, mi rifiuto di svolazzare su una vecchia scopa come le streghe (anche loro non sono più di moda). Dobbiamo dire basta a questi stereotipi antiquati! Anche perché io vivo su un Pianeta lontano lontano. Voi Umani, per fortuna, non l’avete ancora scoperto. Infatti, è meraviglioso, come doveva essere la Terra prima del vostro arrivo. Ogni anno, quando sta per arrivare la mia festa, acchiappo il mio asteroide personale (altro che scopa!) e parto. Arrivo in vista della Terra con tanti doni, almeno quelli che posso caricare sui satelliti del mio asteroide che ci seguono allacciati fermamente con ...
E come una marea la nostalgia mi assale Vi rivedo vicini in un tempo lontano sorrisi e amore serenità e candore Il passato mi avvolge e mi culla in una beatitudine di pochi istanti. Riapro gli occhi ed è già domani. Monica Boeri Unisavona -------------------------------------------------------------- Disegni di SIMONA TREVISANI (Rimini)
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