Riflessioni sulla morte del prof. Badarello di Marco Marengo
Sono già innumerevoli le testimonianze e i ricordi del prof. Badarello.
Non voglio quindi indugiare, in questa sede, a ricordare le qualità del professore. In questo senso, il mio contributo si limiterebbe a una mera adesione a quanto già scritto da altri.
Qui voglio invece assumermi la responsabilità di un'affermazione tanto banale quanto scomoda: quando una persona sceglie di togliersi la vita, la comunità che lo ospitava è insieme vittima e carnefice di quel gesto.
Tutti ci siamo chiesti, in questi giorni, come sia possibile che una
persona buona come Lui sia stata lasciata sola e che questa solitudine l'abbia
infine consumata.
La risposta è facile, tanto che il solo porsi la domanda è già un disperato
tentativo di scordare l'evidenza: la società in cui viviamo e che ciascuno di
noi concorre ogni giorno a creare non dà valore alla gentilezza e alla
sensibilità.
Sono valori per i deboli, che ripudiamo quotidianamente in favore di ideali
di potere, bellezza, popolarità e prosperità economica.
Questi ideali non erano adatti per il prof. Badarello, troppo impegnato a
sognare una comunità dove nessuno viene lasciato indietro.
Non ho molto altro da aggiungere e non voglio nemmeno lanciarmi
nell'auspicio che la sua scomparsa porti a un qualche cambiamento nella
società. Non accadrà.
Mi dispiace professore, purtroppo "non funziona".
Marco Marengo
http://www.liguria2000news.com/savona-riflessioni-di-un-ex-alunno-del-prof-pierluigi-badarello.html
Commenti
Posta un commento