CINQUE STELLE, LA POLITICA DELLE PIATTAFORME da TERRELIBERE.ORG
Si parla di “capitalismo delle piattaforme” per indicare un modello
produttivo basato sulla rete. L’intuizione di Casaleggio è stata quella di
trasferire quel modello dall’economia alla politica. Il Cinque Stelle è il
primo partito – piattaforma. Supportato dalla Russia più reazionaria
Partiamo da questo esperimento: un giornalista crea un account di Facebook
fittizio e vive una settimana nell’ecosistema Cinque Stelle, ignorando giornali
e tv. Cosa scopre? Che in quel mondo virtuale c’è ogni giorno un tema, un
bersaglio diverso, un attacco coordinato di migliaia di utenti che si rimandano
link, condividono, commentano con ripetitività da robot.
Si svela un
mondo parallelo: una galassia di pagine Facebook, blog, canali YouTube e
account Twitter che creano una enorme capacità di reach (di raggiungere altri utenti): milioni
di persone.
Gli strati
di questo sistema sono tre:
·
la rete
della Casaleggio: il blog di Grillo e quello “delle stelle”, TseTse (oggi
chiuso), La Cosa Channel;
·
le pagine
ufficiali dei candidati e dei simpatizzanti;
·
tutte le
varie derivazioni, in particolare gli account non ufficiali dei militanti.
Le tecniche
acchiappa-click sono sempre uguali: titoli in maiuscolo, puntini di
sospensione, temi forti: un nemico da colpire, le tasse, le ruberie dei
politici, l’immigrazione e ovviamente i complotti. Loro e noi. Ci stanno
fregando ma noi non ci facciamo fregare.
Si tratta
tecnicamente di fake news: false associazioni di immagini, esagerazioni, falsità
vere e proprie.
Un’inchiesta
di BuzzFeed svela che la galassia Cinque Stelle (siti ufficiali e
no) condivide Ip e soprattutto account Analytics. Ha dunque una immensa capacità
di analizzare tendenze, umori, frustrazioni e desideri della popolazione. A cui
fornire risposte. Oppure – cosa più facile – nemici da additare.
Si parla da
tempo di “capitalismo delle piattaforme” per indicare un modello produttivo
basato sulla rete. L’intuizione di Casaleggio è stata quella di trasferire quel
modello dall’economia alla politica. Ecco che il Cinque Stelle è il primo
partito – piattaforma. Capace di sostituire la politica col marketing. Il
programma diventa un catalogo generato dagli orientamenti degli utenti, le
rispose del movimento sono un’elaborazione da algoritmo. Destra, sinistra? Che
importa. Gli elettori sono trattati da consumatori.
Il movimento
di Beppe Grillo nasce con un’impronta ecologista radicale. Nel corso degli anni
è diventato populista, con tendenze xenofobe. È passato da un focus sul noi
(“dobbiamo cambiare stili di vita e consumi”) al “noi contro loro” (la casta,
etc.). Perché? Un insider suggerisce proprio una
considerazione di marketing: agli italiani non interessa l’ecologia e guardano
al passato. Meglio dunque cambiare impostazione. Non solo sui temi, ma proprio
sulla struttura. Dal movimento alla piattaforma.
La Russia
Poi entra in
gioco Putin. La crescita dei movimenti anti Europa sicuramente non lo addolora.
Nonostante le dichiarazioni di facciata, la competizione con l’Ue a guida
tedesca è un dato di fatto. L’Ucraina è stato un primo terreno di scontro.
Ovviamente
la Russia appoggia tutti i movimenti – di ogni tendenza – contrari
all’Unione Europea. Non è un complotto, ma una comunanza di interessi. È appena
il caso di ricordare che, comunque, il populismo non è la conseguenza del click
baiting o del
Cremlino, ma delle scellerate politiche di austerity.
Il Cremlino
mette in campo la sua potenza a base di bit. Se prima gli scontri erano di
piazza, oggi sono sulla piazza digitale. Diffondere notizie ad alto impatto
emotivo, creare utenti fake o bot (programmi automatizzati che postano a
raffica), commentare in massa per danneggiare gli avversari, diffondere notizie
false sono i nuovi strumenti dello scontro politico.
Sono ormai tanti gli studi sul tema, e tutti dicono la stessa cosa. In particolare, che il discorso anti-immigrati è stato fortemente inquinato e condizionato.
Sono ormai tanti gli studi sul tema, e tutti dicono la stessa cosa. In particolare, che il discorso anti-immigrati è stato fortemente inquinato e condizionato.
El Pais ha
analizzato parte della narrativa anti-immigrazione sui social, rivelando un
ruolo chiave di Russia Today e Sputink, strumenti di comunicazione del governo
russo. Sputnik, in particolare, con le sue storie complottiste su “negri e
scafisti finanziati dagli Usa” è stato ripreso da TseTse, il principale network
di Casaleggio.
Si tratta di
uno tra i tanti esempi. Il Cremlino è una delle fonti più rilanciate dal
network Cinque Stelle. Dal 2014, si assiste a un mutamento radicale. Il mondo
grillino diventa filo Putin. E lo stesso fa la Lega. Ovviamente i russi hanno
tutto l’interesse a sostenere le due forze più anti-Europa presenti in Italia.
Tanto che,
il 5 marzo, persino il quotidiano progressista israeliano Haaretz commenta: “Vladimir Putin ha appena vinto le elezioni
italiane”.
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