SUFFRAGETTE E LAVANDAIE: Il mio romanzo ambientato in parte a Savona e sulla parità di genere sarà presentato alla Fiera del Libro di Torino
In questo blog, non parlo molto spesso di me perché non è un blog autobiografico bensì di Arte, Cultura, Società. Così pubblico riprendendo da giornali, internet, libri, quello che mi sembra interessante.
Questa volta, però, non posso trattenermi.
Come forse già sapete ho vinto il primo premio per Romanzo inedito in un Concorso bandito dalla Casa editrice Blitos sul tema della parità di genere.
Io non sono giovane e sono stata molto attiva alla fine degli anni Sessanta, inizio anni Settanta quando mi trovavo a Genova per l'Università. Ho partecipato a manifestazioni, cortei, discussioni, scioperi (allora gli studenti scioperavano con gli operai) soprattutto perché credevo nella parità di genere e nella necessità della liberazione della donna (venivo da una famiglia patriarcale dove però le donne avevano un peso, mio padre stesso mi aveva spronata a frequentare l'Università perché io allora avrei preferito andare subito a lavorare ed essere indipendente. Di questo lo ringrazio infinitamente e comunque ho sempre fatto qualche lavoretto e ho percepito anche il presalario universitario -che avevo usato per comprarmi la prima pelliccia della mia vita, una scelta che oggi non approvo.)
In quel periodo, noi donne eravamo andate molto avanti, ora purtroppo mi pare si stia tornando indietro.
Qualche anno fa, più o meno al tempo del Covid, rendendomi conto ormai che i racconti non sono considerati nel campo editoriale al pari dei romanzi, avevo deciso di scrivere dei romanzi. Suffragette e lavandaie è il primo e ne ho altri due inediti che conservo per una buona occasione (escludendo alcune storie che ho pubblicato io stessa su Amazon). Ovviamente, le donne sono protagoniste.
Suffragette e lavandaie è ambientato in parte nella mia città, Savona. Mi sono ispirata a mia nonna Marietta e a mio nonno Tugnin e a tutto quello che mi hanno raccontato o che ho visto con i miei occhi da bambina. Per questo lo prediligo e sono entusiasta.
In questi giorni, ho finito di correggere la seconda revisione con i suggerimenti della editor Ilaria Simonini che sta facendo un grande lavoro. Poi, ci sarà la terza revisione. Chi scrive sa che non ci si può correggere da soli, il nostro scritto è come un figlio, non se ne vedono i difetti. Con l'occhio di Ilaria, invece, sarà più comprensibile ai lettori e più in sintonia con le regole della narrativa contemporanea.
Per ultimo, il mio amatissimo prodotto, sarà presentato direttamente alla Fiera del Libro di Torino e questa è una felicità che non avevo mai immaginato neppure in sogno.
Alle volte, con l'impegno, la determinazione, la forza di accettare gli insuccessi e le delusioni, si può arrivare alla meta. Me l'aveva insegnato mia madre: lei non si arrendeva mai.
Renata Rusca Zargar
...bravissima...mai arrendersi...
RispondiEliminaChi la dura, la vince!! Complimenti Renata!!
RispondiEliminaComplimenti Renata! La tua intraprendenza e tenacia sono un esempio.
RispondiEliminaComplimenti!
RispondiEliminaGrande Renata!!! Era ora👏👏👏😘😘🌺
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