I Media mainstream sono semplici bollettini di notizie controllate... di PAOLO D'ARPINI
Si era già capito che siamo all'apice dell'era del "Grande Fratello" da come i media mainstream ignorano le notizie trasmesse dai media "non di sistema", su vari argomenti, sia relativamente alla situazione tra Russia ed Ucraina, ma anche ai fatti ed accadimenti in Medio Oriente ed in tutte le altre parti del mondo non direttamente controllate dalla longa manu dello zio Sam o del mago Sion, che tutto decide da dietro le quinte.
Leggiamo le ultime battute della commedia con le recenti uscite di Elon Musk che ha accusato il New York Times, un tempo il principale quotidiano americano, di essere “pura propaganda”. Lo stesso si potrebbe dire di tutti i media liberali negli Stati Uniti, dalla CNN alla MSNBC: non hanno più nulla a che fare con l'informazione da molto tempo, e qui si parla dell'informazione di stampo (si fa per dire) democratico.
Musk fa partire il gioco delle parti, funzionali alla gestione del potere univoco, a circa un quarto di secolo fa, ma secondo me i media americani, e quelli controllati dall'Occidente collettivo, si sono trasformati in becchini dell'informazione, a partire dell'intervento statunitense nel primo conflitto mondiale, completando poi la metamorfosi nel secondo conflitto che permise agli USA (o di chi realmente detiene il potere in USA) di consentire il controllo sulla vecchia e rimbambita Europa e suoi appannaggi coloniali, con tutta la storia che ne consegue.
Paradossalmente, il trionfo geopolitico dell’America è diventato l’inizio di un rapido processo di disintegrazione dell’America stessa, della sua classe dirigente e dei media. Il monopolio sulla fornitura di informazioni eterodirette, come qualsiasi altro monopolio, è corruttore e destinato alla sua stessa corruzione. Questo è quello che è successo ai media liberali americani e conseguentemente a quelli occidentali in generale, i quali hanno aiutato il potere occulto a controllare il resto del mondo.
Canzoncina in sintonia -
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