L'opinione a margine di un'intervista a un pescatore di Goro
Questa mattina, sul programma di Mirta Merlino su LA7, ospite anche Luigi Marattin che è un esperto di economia, un pescatore di Goro si è lamentato delle regole europee. Infatti, tali regole riguardo alle reti non permettono di prendere pesci che, nell'Adriatico, un mare al massimo profondo 50 metri, sono, per forza di cose, piccoli. Alla domanda se voterà Bonaccini o Borgonzoni, il pescatore ha parlato sempre di Salvini, a cui chiedeva aiuto, e del fatto che egli fosse stato di sinistra ma che ora "lo stavano tirando verso destra". La parola non è passata a Marattin ma è stata data ad altri ospiti che nulla avevano da dire al pescatore e Marattin, a un certo punto, si è risentito perché, ha obiettato, rispondere dopo 10 minuti al pescatore non avrebbe aiutato le persone a casa a comprendere il problema. Così, nonostante La7, evidentemente, abbia altri ordini di scuderia, gli è stata data brevemente la parola e ha spiegato che, proprio grazie a Bonaccini, i pescatori di Goro hanno avuto molti milioni dall'Unione Europea per risolvere i loro problemi e altri ne avranno in futuro (essendo Bonaccini una persona capace). Marattin ha aggiunto anche che Salvini dice quello che la gente vuole sentire (abolizione Fornero, ad esempio) che nulla ha a che vedere con il governo dell'Emilia Romagna e che, come tutti sappiamo, non sarebbe Salvini a governare l'Emilia.
Io, se fossi un pescatore di Goro, oppure una persona di molte altre categorie imprenditoriali (ad esempio, chi produce cemento) che si ritengono non favorite dall'Europa, ricorderei che quando Salvini era al Governo non ha neppure partecipato alle riunioni dei vari ministri, ogni giorno impegnato nelle sue campagne elettorali perpetue (dicono che faccia anche 4 comizi al giorno, con i suoi slogan). Credo che non partecipare quando si decide per tutti non aiuti i nostri interessi.
Soprattutto, però, mi farei un'altra domanda.
Salvini è stato a lungo eurodeputato al Parlamento Europeo (prima è stato eletto nel 2004 e ha lasciato nel 2006; poi, nel 2009 è stato rieletto e, quindi, si è dimesso da parlamentare italiano, scegliendo l'incarico europeo - anche se come presenze era al 625° posto su 751 parlamentari -; ricandidato alle elezioni europee del 2014 come capolista della Lega Nord in tutte le cinque circoscrizioni elettorali, è risultato super vincitore anche se, è stato al 543° posto come presenze)!
Quando era là, in tanti anni, ha fatto davvero battaglie per i lavoratori di Goro o per le imprese italiane di qualsiasi altro tipo? Se le avesse fatte, per modestia, non ce lo direbbe? In quel tempo, io lo vedevo sempre in televisione, in giro per l'Italia, a fare propaganda per la Lega, ma, forse, può darsi che egli abbia il sacro dono dell'ubiquità!
Noi Italiani, siamo stati poco avveduti e abbiamo mandato, in generale, negli anni scorsi, al Parlamento Europeo le persone scaricate dai partiti che non si sapeva dove piazzare o quelle che, impegnate in altro, avevano bisogno di un congruo stipendio per vivere bene. Gli altri Paesi hanno eletto le forze migliori e non c'è da stupirsi se i tedeschi e i francesi sono riusciti a strappare regole più favorevoli per i loro paesi, facendo conoscere in Europa le loro particolarità e i loro problemi.
La colpa è solo nostra, di chi era incapace e di chi non era mai presente a difenderci.
Peccato che nessuno se lo ricordi e lo riconosca.
Io, se fossi un pescatore di Goro, oppure una persona di molte altre categorie imprenditoriali (ad esempio, chi produce cemento) che si ritengono non favorite dall'Europa, ricorderei che quando Salvini era al Governo non ha neppure partecipato alle riunioni dei vari ministri, ogni giorno impegnato nelle sue campagne elettorali perpetue (dicono che faccia anche 4 comizi al giorno, con i suoi slogan). Credo che non partecipare quando si decide per tutti non aiuti i nostri interessi.
Soprattutto, però, mi farei un'altra domanda.
Salvini è stato a lungo eurodeputato al Parlamento Europeo (prima è stato eletto nel 2004 e ha lasciato nel 2006; poi, nel 2009 è stato rieletto e, quindi, si è dimesso da parlamentare italiano, scegliendo l'incarico europeo - anche se come presenze era al 625° posto su 751 parlamentari -; ricandidato alle elezioni europee del 2014 come capolista della Lega Nord in tutte le cinque circoscrizioni elettorali, è risultato super vincitore anche se, è stato al 543° posto come presenze)!
Quando era là, in tanti anni, ha fatto davvero battaglie per i lavoratori di Goro o per le imprese italiane di qualsiasi altro tipo? Se le avesse fatte, per modestia, non ce lo direbbe? In quel tempo, io lo vedevo sempre in televisione, in giro per l'Italia, a fare propaganda per la Lega, ma, forse, può darsi che egli abbia il sacro dono dell'ubiquità!
Noi Italiani, siamo stati poco avveduti e abbiamo mandato, in generale, negli anni scorsi, al Parlamento Europeo le persone scaricate dai partiti che non si sapeva dove piazzare o quelle che, impegnate in altro, avevano bisogno di un congruo stipendio per vivere bene. Gli altri Paesi hanno eletto le forze migliori e non c'è da stupirsi se i tedeschi e i francesi sono riusciti a strappare regole più favorevoli per i loro paesi, facendo conoscere in Europa le loro particolarità e i loro problemi.
La colpa è solo nostra, di chi era incapace e di chi non era mai presente a difenderci.
Peccato che nessuno se lo ricordi e lo riconosca.
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