Treno VENTIMIGLIA - NIZZA

Abbiamo preso il treno regionale da Ventimiglia per Nizza. Bello, pulito, con l'attacco per il carica batterie.
Alla prima stazione dopo il confine, il treno è rimasto un po' fermo e sono saliti diversi robusti poliziotti che sono andati avanti e indietro più volte, con i loro scarponi.
Dopo, ho cercato il bagno.  Inesorabilmente, chiuso, come pure quelli delle altre carrozze.
Annunci rigorosamente solo in francese, nessuna seconda lingua per i poveri turisti.
Nessun controllore a cui chiedere per il bagno che è rimasto definitivamente chiuso fino a Nizza (dato che sono scesa non so oltre).
Mia madre, nell'ultimo periodo della sua vita, diceva: "Mettiti il pannolone, vedrai, è comodissimo!"
Magari, aveva ragione.

Commenti

  1. Forse lo so io.
    Dopo l'ultima ex città italiana (non so se ce ne sono altre dopo Nizza), i bagni sono stati aperti regolarmente.
    Ma non mi meraviglio. Non mi permetto nemmeno di immaginare la motivazione francese per tenerli chiusi, ma conosco bene quella italiana per tener chiusi quelli dei nostri treni: NON doverli pulire. Regola che sui treni delle Ferrovie Italiane vige da una decina d'anni appena.
    Angela Fabbri (treno-viaggiatore 1977-2011)

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