LA BELLA ITALIA in Argentina
Buenos Aires: palazzo che riprende vari stili italiani.
La comunità degli italo-argentini in Argentina pare che superi le 664.597 persone (italiani residenti nel paese e oriundi con doppio passaporto). Gli argentini di origine italiana rappresentano il primo gruppo etnico del paese con 20/25 milioni di persone. Addirittura più del 50% della popolazione argentina riconosce una qualche discendenza da avi italiani (popolazione argentina 44,27 milioni di persone).
Quindi, c'è uno stretto legame con la tradizione e la cultura italiana.
Raúl Lavalle ha creato una Rivista Italiana intitolata LA BELLA ITALIA per divulgare la cultura del nostro paese.
Ecco l'indice del secondo numero:
Chi volesse sfogliare la rivista, può scaricarla al link
La comunità degli italo-argentini in Argentina pare che superi le 664.597 persone (italiani residenti nel paese e oriundi con doppio passaporto). Gli argentini di origine italiana rappresentano il primo gruppo etnico del paese con 20/25 milioni di persone. Addirittura più del 50% della popolazione argentina riconosce una qualche discendenza da avi italiani (popolazione argentina 44,27 milioni di persone).
Quindi, c'è uno stretto legame con la tradizione e la cultura italiana.
Raúl Lavalle ha creato una Rivista Italiana intitolata LA BELLA ITALIA per divulgare la cultura del nostro paese.
Ecco l'indice del secondo numero:
ÍNDICE
Presentación p.
3
Lucio
Battisti y el tema “Perché non sei
una mela?” (traducción
de la
canción por Daniel Fara) p.
4
“Une
meche de cheveux” de Salvatore Adamo, un italiano en
francés (trad.
de la canción por Estefanía Montecchio) p.
6
Fernando Sorrentino. De gringos, perjuicios y traducciones p. 8
Fernando Sorrentino. Mera sugestión (relato) p.
10
“Nessuno”
de Salvatore Quasimodo p. 12
El
rincón de Sanremo p.
13
De mi
biblioteca p.
15
Recuerdos
de los abuelos p.
16
Minucias
italianas p.
17
La presentazione, con la foto di Angelo Poliziano, comincia così:
Tutto ciò che posso scrivere sull'Italia sarà insignificante di fronte a tale grandezza. Se lo scrivo, non è altro che una sorta di tributo in grado di soddisfare il mio obbligo di riconoscimento, non qualcosa che si aggiunge alla bella Italia. Forse qualcun altro, oltre a leggere un po ', mi accompagna con la sua penna. Sarebbe una grande felicità per me.
Roberto Piras
Roberto Piras
Commenti
Posta un commento