ANGELICA LUBRANO per GAZA

 Questo è il discorso di

ANGELICA LUBRANO

in Piazza del Brandale

gremita, in rappresentanza delle

Associazioni Italia-Cuba e UDI



La mia voce vuole rappresentare non solo le due associazioni a cui sono iscritta ITALIA -CUBA e UDI, UNIONE DONNE IN ITALIA che qui rappresento, ma tutti quelli, che in questa piazza e dalle loro case, rifiutano ogni discriminazione e tutte le politiche fondate sull’odio e la sopraffazione dei più deboli…
Cuba e la diplomazia cubana basata su fermi principi di solidarietà e di rispetto verso la sovranità dei popoli, sempre ha difeso la Palestina dinanzi alle aggressioni di Israele senza badare al costo politico; sono molti i maestri e i medici formati a Cuba che oggi resistono o muoiono sotto le bombe israeliane e statunitensi.
La Palestina oggi ci obbliga a rivalutare concetti: fascismo, crimini, genocidio, terrorismo, carceri, resistenza, patria, rivoluzioni, umanità.
Ognuna di queste categorie si evolve quotidianamente nell'orribile realtà del genocidio in Palestina.
8 miliardi di abitanti della Terra, stanno assistendo oggi inerti a un genocidio crudele, spietato e atroce del popolo Palestinese che non trova pari ferocia nella storia se non nell'Olocausto ebraico perpetrato dal nazismo tedesco.
E se restiamo inerti in silenzio davanti al massacro di donne, bambini e anziani innocenti,
“per quanto noi ci crediamo assolti siamo lo stesso tutti coinvolti”.
No, non basta proclamare il nostro rifiuto del massacro e la distanza dalla ferocia, ma ne va ricercata prima di tutto la causa prima nella Storia dei popoli, abbeverandoci ai principi morali ben rappresentati nella nostra Costituzione, nello spirito di fratellanza richiamato dal Papa e dalla coerente azione di solidarietà dei nostri amici cubani.
Già prima del 7 ottobre 2023, 5.500 palestinesi, e 400 di loro poco più che ragazzi, erano prigionieri nelle carceri israeliane.
Dopo il 7 ottobre, il numero è salito a oltre 15.000...
In seguito allo scambio di prigionieri con ostaggi – richiesto della resistenza palestinese – questo numero è diminuito, oggi, a 9.600 palestinesi ancora nelle carceri israeliane.
Non possiamo considerare questi numeri con la freddezza della matematica, come semplici statistiche di questo olocausto, che è anche sterminio, colonizzazione e occupazione imperialista. Ogni numero rappresenta un essere umano, imprigionato, torturato o martirizzato per essere rimasto nella sua terra natia, nella sua patria…
Prima del 7 ottobre, chiedevano la libertà per i prigionieri; ora chiedono la libertà per tutta la Palestina".
Uniamoci in un unico coro che innalzi un’unica parola , come diceva l'apostolo della Patria cubana Jose' Marti: " Patria È Umanità.
O il grido di tutte le donne stuprate, sottomesse, che vedono i loro figli morire di fame:
DONNE VITA E LIBERTA’
Jin, Jîyan, Azadî

https://www.lanuovasavona.it/2025/09/17/leggi-notizia/argomenti/news-1/articolo/in-piazza-per-gaza.html

https://www.savonanews.it/2025/09/19/leggi-notizia/argomenti/attualit/articolo/savona-si-mobilita-per-la-palestina-dal-brandale-a-piazza-sisto-iv-la-citta-sfila-per-la-pace-f.html

https://www.ivg.it/2025/09/a-savona-manifestazione-per-gaza-piazza-sisto-gremita-fermiamo-il-genocidio-fermiamo-il-massacro/

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