Quando Éluard scrive la pace e Picasso la disegna. Pubblicati nel 1951 all’interno della raccolta “ Pour la paix, le visage de la paix et autres poèmes de Paul Éluard en dialogue avec des oeuvres de Pablo Picasso ”, questi versi parlano al cuore di chiunque li legga, ed esprimono il desiderio di una pace sincera e duratura. Scopriamoli insieme. “Il volto della pace” Conosco tutti i luoghi dove abita la colomba e il più naturale è la testa dell’uomo. L’amore della giustizia e della libertà ha prodotto un frutto meraviglioso. Un frutto che non marcisce perché ha il sapore della felicità. Che la terra produca, che la terra fiorisca che la carne e il sangue viventi non siano mai sacrificati. Che il volto umano conosca l’utilità della bellezza sotto l’ala della riflessione. Pane per tutti, per tutti delle rose. L’abbiamo giurato tutti. Marciamo a passi da giganti. E la strada non è poi tanto lunga. Fuggiremo il riposo, fuggiremo il sonno, coglieremo alla svelta l’alba e la primavera e
Straordinaria poesia, che esalta un amore profondo, così tanto da mettere in prima pagina l'anima, lo spirito di una poetessa a tutto tondo!
RispondiEliminaPoesia molto potente e viscerale. A tratti delicata a tratti oscura. Una strana forza interiore viscerale che può far presagire la catastrofe o la catarsi. Passione, male interiore, fuoco maligno o ardore benigno. L'ho riletta tante volte ma non oso dare una risposta. Alla poesia del resto poco si addice l'interpretazione ma molto l'emozione. Sei smuove qualcosa allora è una buona poesia. Grazie Anastasia
RispondiEliminaSe smuove qualcosa allora è poesia. Sono d'accordo.
RispondiEliminaBrava Anastasia.
Angela Fabbri