La
notizia di un carro funebre, a Nuoro, trovato,
a un banale controllo, senza assicurazione, se non facesse piangere, farebbe
ridere. Il defunto è stato così scortato
in chiesa dalla polizia!
Dunque,
ci sarebbe da piangere perché, quando muore una creatura umana, anche
sconosciuta, fa sempre dispiacere.
Ma
soprattutto piangere perché gli italiani sono disonesti nel dna.
Risulta,
infatti, che un’auto su 165, non sia assicurata!
Dal
18 ottobre 2015, non è più necessario esporre il tagliando assicurativo sul
parabrezza.
Ingenuamente,
pensavo che avessero fatto uno sbaglio introducendo tale norma perché esporre
il tagliando, secondo me, obbligava a tenersi in regola e i vigili, anche
controllando un semplice parcheggio, potevano accorgersi subito se qualcosa non
andasse.
Non
è così. La riforma era stata pensata per contrastare la contraffazione delle
assicurazioni (!) e per praticare un controllo innovativo multimediale, tramite
la targa, con una verifica incrociata tra i database delle forze dell’Ordine,
dei Ministeri e delle Agenzie delle Entrate.
Abbiamo
visto, in televisione, la polizia che, con la moderna strumentazione, fotografa
le targhe delle auto dell’altra corsia di marcia e ottiene in tempo reale una
miniera di informazioni.
Tutto
fantastico.
Ma
l’assicurazione è obbligatoria perché serve a tutelare chi venisse danneggiato
da un altro guidatore.
Se,
ipoteticamente, si fosse danneggiati da un veicolo non assicurato, il pagamento
dei danni dovrebbe essere effettuato dal conducente che ha
sbagliato.
Però,
sappiamo anche che il colpevole, se non
possiede nulla –come molti che diventano nullatenenti per eludere tasse e
sanzioni intestando i propri averi ad altri- non pagherà nulla.
Pazienza,
se si tratta di danni a cose. Ma se fossero danni alle persone? È giusto che
non abbiano alcun risarcimento?
Forse,
è l’ora di prendere seriamente in esame chi ha il vezzo –e sono tanti- di ingannare
la comunità sociale.
In
quanto al defunto che, per sua natura, non possiede nulla perché nulla ci si
porta nell’aldilà, se farà dei danni non pagherà.
Mi
sembra una storia bizzarra da lasciar scrivere a Pirandello.
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