MI PRESENTO di Carla Saettone; COME TRASCORRO LA MIA GIORNATA DA CASALINGA di Letizia Monti

Ecco due lavori delle meravigliose alunne del mio corso "Leggere la letteratura classica per divertimento" a Quiliano.


MI  PRESENTO
di Carla Saettone

Sono Carla Saettone e, visto che non so che cosa scrivere perché ho tante cose in testa ma non so come metterle sulla carta, vi voglio raccontare una storia. Quando ero una ragazzina non mangiavo ed ero magrissima. Dopo tante cure ricostituenti servite a niente, i miei genitori avevano deciso di portarmi a cambiare aria. Mi hanno portato a Plodio, un paese della Valbormida, in una famiglia che aveva 3 figli e con me e mio fratello eravamo 5 bambini molto vivaci e più o meno della stessa età. Abbiamo fatto amicizia  con altri bambini delle cascine vicine che tenevano molti animali nelle stalle e  tutti i giorni portavano le mucche al pascolo. Un pomeriggio, hanno convinto anche me e mio fratello ad andare con loro a pascolare le mucche. Devo dire che è stata un’esperienza unica, non ripetibile, anche se pensandoci adesso mi viene da ridere. Quel pomeriggio vi assicuro che non ridevo affatto perché, al ritorno dal pascolo, si andava in discesa. Io ero davanti anziché dietro e tranquilla stavo scendendo di corsa dalla collina quando anche le mucche si sono messe a correre dietro di me. Vi assicuro che non è stato piacevole, mi sono presa una paura del diavolo anche se poi è finito tutto bene. Al ritorno a casa ci siamo presi un po’ di rimproveri dai nostri genitori con la promessa di non ripetere più quell’esperienza. 


COME  TRASCORRO  LA  MIA GIORNATA  DA  CASALINGA

di Letizia Monti

Il primo lavoro è fare un buon caffè che gusto molto volentieri. Dopo aver riordinato la casa, via con la borsa della spesa e, mentre sono in giro a fare spese, scambio due parole con amici e conoscenti. Al ritorno,  in cucina con pentole e pentolini per preparare un buon pranzetto sempre molto apprezzato dai miei tre mangioni (figlia, genero e nipote), specialmente da Paolo che lo dimostra sempre con un grazie e un bacio. Pomeriggio all’AUSER per una partita a carte e chiacchierare con cari amici. Finalmente giunge la sera, vado a letto con un buon libro da leggere e a poco a poco vado nel mondo dei sogni. Mi sono ricordata che da 25 anni faccio volontariato usando non pentole e pentolini, ma pentole e pentoloni. 

Commenti

  1. Il primo racconto è molto divertente, il secondo sintetico ed efficace. Brave!

    RispondiElimina
  2. Quando ero piccola mi ripetevano sempre: << Se vuoi scrivere, lascia perdere principi e principesse, scrivi di quello che conosci bene >>.
    E' molto bello farlo. E qui sopra ci sono due esempi, semplici, netti e riusciti.
    Angela Fabbri

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

CENA CON L'AUTORE: RENATA RUSCA ZARGAR

LETTURA DEL RACCONTO "SOLO UNA DONNA" di Renata Rusca Zargar l'8 marzo presso l'APS La Rocca di Savona