Un grande amore con le ali capitano della regia aeronautica Vittorio Centurione Scotto l’eroe dimenticato di SIMONA BELLONE
La caARTEiv dedica le manifestazioni di quest’anno dal 16 al 23 settembre, presso la Sala Consiliare e la Saletta d'Autore del Comune di Millesimo (SV) ad una Collettiva d'Arte contemporanea con gli artisti: filmaker Flavia Cantini di Cairo M.tte (fotografia), poetessa Simona Trevisani di Rimini (grafica in cartolina), cantautore Fulvio Semenza di “Nessuna Interferenza” di Segno (SV) (musica), con la Storia d'Autore in Vetrina in memoria degli artisti caARTEiv dei pittori Walter Allemani di Savona e Gagliardo Severino di Carcare, e le poetesse Salvo Caterina di Caragna e Rina Rossotti di Barbassiria di Calizzano (SV), nonché con l’Omaggio alla Val Bormida a cura dell’artista Simona Bellone (poesia storia ceramica quadri).
Domenica 29 luglio al parco del Monastero Santo Stefano (ex Castello Centurione) il posto d’onore sarà invece riservato ad un eroe, non solo caro alla Val Bormida e a Genova, ma anche al mondo intero, il capitano della Regia Aeronautica marchese Vittorio Centurione Scotto, narrato oniricamente e consacrato nei romanzi rosa di Liala.
Il suo ricordo, a cura di Simona Bellone, verrà suggellato in un libro intitolato
“Un grande amore con le ali
capitano della regia aeronautica
Vittorio Centurione Scotto
l’eroe dimenticato”
ricco di fotografie autentiche della sua nobile famiglia Centurione Scotto, nonché giornali e documenti d’epoca reperiti e catalogati dopo un’accurata ricerca, presso enti pubblici e privati e collezionisti, per un totale che supera i 500 fotogrammi in un emozionante bianco e nero, per un rigoroso e dovuto ritratto storico.
Viene così approfondito il suo percorso professionale in equitazione, marina ed aviazione e la sua intimità personale, di figlio adorato e ragazzo amato nel vigore della sua bellezza e virtù sportiva stimata, in qualità di eroe da record, che ha lasciato la vita terrena prematuramente, e della vita della sua famiglia nobiliare che nell’omonimo castello di Millesimo ha lasciato tracce memorabili per circa 40 anni.
Erano tempi in cui si inneggiava in corteo alla vittoria per l’elezione alla Camera dei Deputati del marchese Carlo Centurione Scotto suo padre, anche ottimo artista e pluripremiato cavallerizzo, così: “Con un piede sul binario ed uno sul vagone Viva Viva Centurione” inneggiando per la partenza del treno che lo avrebbe condotto a Roma per rappresentare il collegio di Cairo Montenotte.
Millesimo soprattutto durante le domeniche estive poteva ammirare la carrozza dei Centurione Scotto trainata da 4 cavalli, per condurre tutta la famiglia dal loro Castello alla Parrocchia della Visitazione di Maria per assistere alle funzioni religiose, nonché essere partecipe delle sedute spiritiche dal 1927 al 1929 che il padre diresse per avere un contatto con il compianto figlio.
Una epopea fantastica impreziosita di vestiti e cappelli rinomati con carrozze lussuose, in cui faceva da padrona svettante al cielo e sgargiante di colori la torre Coppedè che il marchese aveva commissionato al famoso architetto fiorentino, per trasformare l’antico monastero di Santo Stefano in un vero e fastoso castello a tutti gli effetti, con tanto di blasoni affreschi interni ed esterni, ed arredi d’eccezionale valore e bellezza.
Il libro “a tutto tondo”, quindi, in memoria di Vittorio, è in fase di ultimazione in questa primavera, ricordando anche la sua generosa madre marchesa Maria Luisa Cattaneo Di Belforte, delegata delle “piccole italiane”, che non si riprese mai emotivamente, disperata dal dolore per la prematura dipartita del suo amato primogenito, in allenamento coppa Schneider con l’idrovolante Macchi 39, precipitato nel lago di Varese il 21 settembre 1926.
Tale pubblicazione, non ha solo lo scopo di valorizzare ed immortalare ai posteri la sua carriera professionale, ma anche quello di far mantenere le promesse mancate del Comune di Millesimo che avrebbe dovuto intitolargli i giardini con delibera del 1984, (a cura del commendatore Roberto Botto) e il Comune di Genova che non ultimò mai la realizzazione di un aeroporto in suo onore nel 1938 (attestazione dell’aeronautica militare di promessa alla marchesa).
Il libro sarà impreziosito dalle interviste all’ultima millesimese centenaria vivente che conobbe Vittorio, e di un suo nipote Centurione Scotto, nonché verrà svelato l’arcano degli amori di Vittorio, il principe azzurro estasiato nei romanzi rosa di Liala, la quale per oltre mezzo secolo ha taciuto che il suo grande amore fu l’aviatore Pietro Sordi, dopo il marito Pompeo Cambiasi.
Una parte del libro verrà inoltre dedicata ad un breve romanzo, non per emulare il frasario idilliaco ormai anacronistico di Liala, ma per raccontare come sarebbero andate le cose, in base a testimonianze e foto di colleghi aviatori e familiari dello stimato Vittorio, il quale in un secolo è diventato il principe azzurro sorridente adorato dalle donne di ogni parte del mondo.
Tutti i millesimesi e i valbormidesi d.o.c. ricorderanno certamente i propri nonni e bisnonni narrare degli aneddoti circa questa rinomata famiglia, stimata ed ammirata, per episodi in qualità di loro servitù, o di vita mondana, o per le sedute spiritiche per tentare di avere un messaggio dalla sua anima ultraterrena. Sono quindi invitati a partecipare con il proprio contributo memoriale o di foto collezionate, entro il 31 maggio 2018, contattando la scrittrice Simona Bellone, la quale li ringrazierà meticolosamente per iscritto nel libro (recapiti 019 565277 simona.bellone@gmail.com o presso la sede caarteiv in piazza Italia 5 a Millesimo (SV) apertura giornaliera 9:30-11:0015:30-18:00 ).
Altri aggiornamenti ed informazioni si potranno leggere a queste pagine web: http://www.caarteiv.it/VittorioCenturioneScottoLiala.htm - www.simonabellone.it
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