IL GIARDINO
IL GIARDINO
Vista da fuori, questa nostra Terra deve sembrare un grande
CAMPO di CONCENTRAMENTO.
( Può darsi che quest’idea non venga proprio da fuori, visto
che noi stessi, di nostro sbuzzo, di
campi di
concentramento ne abbiamo creati e continuiamo a farlo ).
Milioni e Milioni di persone circoscritte in un mondo-isola.
Va bene, adattiamoci a questo sguardo.
Ci è impedito di andarcene? Restiamo.
E facciamo un Giardino.
Fra noi, che ci conosciamo, che anche se non siamo vicini ma
veniamo tutti da molto lontano, insieme ci sentiamo bene.
Facciamo crescere questo Giardino con fiori e frutta, in
mezzo al verde della terra e sotto alberi verdi.
Viene gente da noi che ha una gran voglia di Giardino.
Insieme lavoriamo a ingrandirlo così ci stanno tutti quelli che arrivano.
Lo sguardo, dall’alto, ci trova, ci mette a fuoco. Ci vede
bene, ci vede bravi, ci vede quieti.
E decide di dare un nome al
GIARDINO
dove quelli che ci stanno, ci stanno bene insieme.
Lo dice, lo dichiara, ci chiama a raccolta tutti quanti.
E’ un grande riconoscimento.
Mi allontano piano durante i festeggiamenti.
<< E tu? Dove
vai tu? DOVE VAI TU
? >>
“ Espatrio. Vado a costruire un altro Giardino. Un Giardino
solo non mi basta “
Firmato: Un
Giardiniere.
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