LETTERA APERTA - CONTROCORRENTE - LA CIVILTA' DEL CANE

LETTERA INVIATA A VARI GIORNALI CHE SI SONO BEN GUARDATI DAL PUBBLICARLA PER NON URTARE GLI AMANTI DEI CANI




 Una mattina alla spiaggia

Lettera aperta



Per motivi di salute, vado qualche volta al mare la mattina presto in modo da tornare a casa verso le 10. Ho trovato la bellissima spiaggia libera dello Scaletto alle Fornaci, con l’acqua pulita, la sabbia fine e l’opportunità di fare una bella passeggiata sul bagnasciuga sabbioso senza soffrire le pene dell’inferno per i sassi che si trovano alle volte sulle coste liguri.

Questa mattina, quando sono arrivata in loco alle ore 7,15 (evinco l’orario da una foto del cellulare che ho inviato alla mia famiglia per condividere la grande bellezza del litorale) ho subito visto che c’erano due donne con due cani di grossa taglia, uno marrone e uno nero.

Mi sono sistemata nel luogo più lontano possibile ma ho notato che i cani non erano legati, non avevano museruola, correvano di qua e di là e l’accompagnatrice, per tenerli a bada, lanciava loro un cerchietto in acqua che loro, specialmente quello nero, andavano a recuperare.

Io rispetto tutti gli animali, non farei mai del male a nessuno, ma neppure mi sto cercando qualche bestia che lo faccia a me. Come tutti, ascolto i casi di cronaca che, ovviamente, si riferiscono a cani che non avevano fatto abbastanza scuola, non erano ben addestrati, non avevano studiato a sufficienza per controllare la loro aggressività.

Da lontano non potevo sapere che diplomino avessero quei cani, specialmente quello nero, se fossero stati promossi o bocciati.

Alle ore 7,18 ho fatto la prima chiamata ai vigili urbani, polizia municipale o come si chiamino adesso. Mi è stato risposto addirittura che i cani non potrebbero andare in spiaggia ma può essere che nell’agitazione non abbia capito bene.

Dunque, non sono riuscita neppure a sedermi un attimo sul mio telo da mare perché non avevo abbastanza tranquillità ma ho aspettato con fiducia che venisse risolto il problema, anche perché - forse sbagliando, chissà - da insegnante insistevo molto con gli adolescenti che dobbiamo sempre rispettare la legalità.

Ho ritelefonato più volte (7,29; 7,47, -8,19 dall’auto quando non mi hanno neppure più risposto) e mi è stato sempre confermato che sarebbero venuti ma che erano impegnati in altra operazione. Nel frattempo, complice di una società che predilige i cani agli esseri umani, specialmente se gli umanoidi non sono giovani e sono pieni di magagne, il cellulare mi si è bloccato.

Alle 8,08 (l’ora me l’ha detta una gentile signora) ho ceduto, anche perché non ce la facevo più a stare lì in piedi impalata a guardare cosa facessero quei cani pieni di vitalità mentre a me tremavano le gambe. Ho avuto conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che nella civiltà del cane non c’è posto per me.

Me ne sono andata.

Alle 8,20 sono ripassata con l’auto davanti alla spiaggia (il mezzo era parcheggiato lontano) e non ho visto la benché minima ombra di qualcosa che mi facesse pensare ai vigili ma ovviamente non posso esserne sicura.

Non ripeterò quello che ha detto una mia amica che “i vigili ci sono solo per fare le multe” perché sono stata una persona civile e rispettosa.

Però, davanti a questa società che piagnucola che gli italiani non fanno figli, una domandina me la pongo: “Perché mai avere la seccatura di fare figli, crescerli, farli studiare, educarli (forse), gestire un’enormità di problemi, tra cui l’amore assai complicato per gli esseri umani, quando ci si può divertire con un cane?”

Immagino le tremende risposte (forse insulti) che riceverò sulla mia poca pazienza, sull’assunto che tutto il mondo non gira intorno a me, ecc. arricchite dai soliti stereotipi che le bestie sono meglio degli umani.

Farò così.

Avendo come detto, sbagliato parecchio nella vita, avendo molto amato gli esseri umani (potete chiedere ai miei alunni ormai adulti) non leggerò alcun commento così non consoliderò brutte opinioni sulla mia stessa razza.

Infine, sinceramente, io non spenderei mai il mio denaro per un animale, preferisco aiutare le mamme e i bambini in difficoltà che in questo mondo guerrafondaio non mancano di certo.

Stravaganze mie.


Ditinti saluti


prof.ssa Renata Rusca Zargar


(non metto l’indirizzo perché non vorrei che gli “animalisti” venissero a bruciarmi la casa)



Pubblicata:


https://www.ecodisavona.it/una-mattina-alle-spiaggia/

con commento del giornalista Giorgio Siri


https://www.controluce.it/una-mattina-alla-spiaggia/

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