NEWSLETTER BIBLIOTECA DI LIBROMONDO LUGLIO
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
PACE - AMBIENTE – INTERCULTURA
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
in memoria di Franco Falco
LUGLIO
2019
Newsletter n. 6/2019
Eccoci al sesto appuntamento del 2019 con
la newsletter di “LIBROMONDO”, Centro di Documentazione sull’Educazione
alla Pace e alla Mondialità che si
trova all’interno della Biblioteca
del Campus Universitario di Legino a Savona.
La
Biblioteca o Centro di Documentazione è un servizio di completo volontariato. Le case editrici e gli autori offrono libri come Saggi Gratuiti per
l’uso in Biblioteca. I ragazzi delle Scuole Superiori e alcuni adulti, in
qualità di volontari, leggono per primi i libri nuovi e ne fanno la recensione che viene pubblicata su newsletter come questa e
poi inviata a un cospicuo indirizzario. Le newsletter sono archiviate e sempre disponibili per consultazione
su vari siti, come annotato sotto.
Tutti gli
autori di libri relativi alle nostre sezioni e le Case editrici che lo
desiderino possono inviare libri in saggio alla Biblioteca. I libri saranno
recensiti come sopra. Per informazioni si può scrivere a
libromondo@hotmail.com
Le
sezioni della Biblioteca di Documentazione sono: Europa,
Asia, Africa, Americhe, Italia, Donne, Bambini, Religioni, Cooperazione
Internazionale, Migranti, Popoli, Diritti, Salute, Hanseniani, Educazione alla
Mondialità, Pace, Economia, Sviluppo, Alternative allo sviluppo, Agricoltura,
Ambiente, Terzo Settore, Mass Media, Protagonisti, Letterature, Fiabe, Favole,
Narrativa Ragazzi.
N.B. L’orario
di apertura della Biblioteca segue
l’orario della Biblioteca del Campus Universitario, dal lunedì al giovedì: 9.00-17.45;
venerdì 9.00-12.45. Il servizio è
interrotto durante le vacanze natalizie, pasquali, in agosto e il
18 marzo per la festa del S. Patrono di
Savona.
Mercoledì ore 9 - 12,
sono presenti in loco i
volontari AUSER.
SOMMARIO NEWSLETTER
·
Sezioni: AFRICA, NARRATIVA RAGAZZI, FAVOLE,
LETTERATURE, DONNE
·
Da MEDICI SENZA FRONTIERE :
Testimonianza
·
Le Poesie di ANASTASIA: ATTIMO
NB. LA BIBLIOTECA DI
LIBROMONDO – SAVONA ha la sua pagina su Facebook
SEZIONE
AFRICA
IN ADDIS
Racconti etiopi
Paolo Baleani,
Aras Edizioni, 2017, pagg. 82, euro 7,65
Sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo libro. Pensavo di trovarmi una specie
di guida turistica dell’Etiopia, invece l’autore, attraverso i brevi racconti,
mi ha introdotto nella vita di un paese per me sconosciuto e lontano.
Presentando la vita quotidiana di un uomo italiano nella capitale di Etiopia,
un paese molto più grande dell’Italia, si materializzano davanti agli occhi del
lettore non solo i variopinti paesaggi, ma anche le tradizioni, usi, costumi
del popolo che ha cominciato un percorso accelerato verso l’occidente. Si
trovano tante vignette di persone locali di varie fasce d’età, di loro
abitudini e come si adattano al progresso.
Si capisce che i giovani, sicuramente, sono quelli più curiosi e coraggiosi, comunicano
con gli stranieri imparando l’inglese, usano gli strumenti informatici,
studiano. Un vasto capitolo è dedicato alle donne, perché in questo paese islamico non sono libere, ma
sembrerebbe che non stiano cercando la libertà
assoluta, modificano il loro stile di vita ma non rinunciano alle
tradizioni locali, prediligono la
famiglia e la procreazione. E oltretutto sono bellissime. Sono vere e proprie
protagoniste di questo libro, perché
l’autore vuole farci riflettere sull’emancipazione femminile in Italia,
che sta portando il nostro paese
all’estinzione, perché nascono pochi
bambini. Le immagini che ho davanti agli occhi sono forti e colorate, perché da
una parte vedo il suo paesaggio e dall’altra parte l’impatto del progresso. Ci
sono tanti professionisti italiani e stranieri che lavorano lì, cercando di
aiutare il popolo locale a crescere, ma nello stesso tempo anche di sfruttare
in qualche modo tutte le risorse che
può offrire quel paese. Questo potrebbe
portare in futuro a sviluppi non particolarmente attesi. Noi occidentali siamo stressati dalla mancanza di tempo a
nostra disposizione, ma, per fortuna, in Etiopia c’è ancora qualcuno che vive
nel tempo e non per il tempo, e noi dobbiamo imparare qualcosa da loro…
Jonathan Moscino – Liceo
Scientifico “Grassi” -Savona
Michele Lanzoni, Europa Edizioni, 2018, pagg. 152, euro
13,90
Michele Lanzoni ci dona un prezioso resoconto sui
suoi viaggi in Africa, affascinante e meravigliosa. Oltre alla descrizione del
suo interessante viaggio, l'autore ci porta a percepire i colori, i profumi e
la vastità della natura, che domina il vecchio continente. Questo libro, che si
può definire una via di mezzo tra romanzo e diario di viaggio, è molto
scorrevole ed interessante, ti fa conoscere, attraverso l'abile mano
dell'autore, il fantastico mondo africano ricco di flora e fauna molto
affascinanti. Oggigiorno è un mondo un po' sperduto ma molto intrigante che
ospita animali e piante che noi non siamo soliti vedere, senza parlare dei
grandiosi paesaggi naturali. Questo libro è veramente interessante e anche
scorrevole, inoltre, al suo interno sono presenti alcune immagine che rendono
la lettura ancora più leggera e ci fanno percepire all’incirca l'aspetto
effettivo di ciò che Lanzoni ha avuto la fortuna di vedere con i suoi occhi!
Francesca Baglietto –
Liceo Scientifico “Grassi” -Savona
SEZIONE
NARRATIVA RAGAZZI
LA RAGAZZA CHE NON
CONOSCEVA SHAKESPEARE
Umberto Marino, CentoAutori, 2017, pagg. 192, euro 7,80
All'interno di tutte le religioni
esistono frange estremistiche che pretendono di poter controllare in tutto e
per tutto la vita delle persone.
Le comunità haredim sono gruppi di fedeli ebrei ultraortodossi in cui è vietato avere anche il più piccolo contatto con il mondo esterno. Ariel Cohen abita a Mea Shearim, il quartiere haredim di Gerusalemme, e, quando un giorno scopre per caso il grande autore inglese Shakespeare su una rivista lasciata da una turista olandese nel negozio della madre, decide, disubbidendo ai suoi genitori, di uscire dal suo quartiere per acquistare alcuni racconti shakespeariani. Ben presto il desiderio di assistere a una rappresentazione teatrale si fa impellente e sarà Emiliano, un italiano a Gerusalemme per motivi lavorativi, a farle comprendere che se si ha un sogno è necessario lottare affinché esso si realizzi. "La ragazza che non conosceva Shakespeare", il primo romanzo di Umberto Marino, ci racconta di Ariel e del suo sogno utilizzando un linguaggio semplice che rende la lettura molto piacevole per persone di tutte le età.
Le comunità haredim sono gruppi di fedeli ebrei ultraortodossi in cui è vietato avere anche il più piccolo contatto con il mondo esterno. Ariel Cohen abita a Mea Shearim, il quartiere haredim di Gerusalemme, e, quando un giorno scopre per caso il grande autore inglese Shakespeare su una rivista lasciata da una turista olandese nel negozio della madre, decide, disubbidendo ai suoi genitori, di uscire dal suo quartiere per acquistare alcuni racconti shakespeariani. Ben presto il desiderio di assistere a una rappresentazione teatrale si fa impellente e sarà Emiliano, un italiano a Gerusalemme per motivi lavorativi, a farle comprendere che se si ha un sogno è necessario lottare affinché esso si realizzi. "La ragazza che non conosceva Shakespeare", il primo romanzo di Umberto Marino, ci racconta di Ariel e del suo sogno utilizzando un linguaggio semplice che rende la lettura molto piacevole per persone di tutte le età.
Gabriele Laganaro – Liceo Scientifico “Grassi” -Savona
IL CORAGGIO DI VIVERE
Ambra Tonnarelli, Europa Edizioni,
2018, pagg. 260, euro 13,52
Molto
istruttivo e scorrevole sia dal punto di vista narrativo sia dello svolgimento
della trama. Estremamente realistico e preciso nella descrizione degli
adolescenti. Tuttavia l’argomento non viene banalizzato e viene affrontato
con serietà e mostra come si può ferire una persona, mentalmente e anche
fisicamente. Con quale cattiveria una persona abbia la volontà di
annientare una persona. Però fortunatamente la protagonista Isabella Cherubini
non viene abbandonata: infatti sarà aiutata dai suoi amici e da chi si rivelerà
tale. Anche le istituzioni interverranno quando si renderanno conto
della gravità della situazione, infatti Isabella tentò il suicidio. L’adolescenza è un periodo difficile dove si è
insicuri e non si capisce ciò che si è, e quindi si è più vulnerabili
specialmente nella situazione di disagio economico-famigliare della
protagonista. Questo fatto seppur non è reale e non è tratto da una storia
vera, è però verosimile, perché purtroppo sono vicende già accadute; e perciò
dovrebbe far riflettere chiunque. Consiglio di leggerlo sia agli adulti che agli
adolescenti.
Margherita Leoni – Liceo
Scientifico “Grassi” -Savona
LA RAGAZZA CHE NON
SAPEVA RESPIRARE LE NUVOLE
Silvio Donà, CentoAutori, 2017, pagg. 169, euro 10,20
È la storia di quattro giovani
liceali, Marco, Paolo, Monica e Rodolfo, che hanno fondato una band, il
“grecale”, soprannominata dai compagni la “band degli sfigati”, perché lontani
dagli stereotipi alla moda: non sono belli, non sono ricchi, con un look
sottotono. L’arrivo in classe di Clelia, bella, ricca, cantante di una band
rivale, fa innamorare Marco. Tra i due ragazzi nasce un’inaspettata storia
d’amore che si esaurisce velocemente, perché Clelia non riesce a superare i
pregiudizi su Marco, considerato il capo degli “sfigati”. E un libro chi si
legge tutto d’un fiato, sia perché breve, sia perché coinvolgente, forse con un
trama più adatta a ragazzi che si affacciano all’adolescenza. L’autore ha
saputo affrontare con efficacia temi che ci riguardano: l’amicizia, quella
autentica, capace di sostenerci nella difficoltà, l’amore a volte così
difficile e complicato, i freni che i pregiudizi possono imporre alle relazioni
personali per timore del giudizio degli altri. Clelia è un personaggio che non
accetta la sfida, preferendo la tranquillità del conformismo.
Thomas Patriarca – Liceo Scientifico “Grassi” - Savona
Giulio Togni,
Kimerik, 2017, pagg. 180, euro 10,87
I
protagonisti sono tre ragazzi, Meo, Matteo e Ario, e hanno la passione di
viaggiare. Vivono nel “ciambellone” un megacomplesso residenziale alla
periferia di una megalopoli. La vita all’interno si svolge con armonia, grazie
al rispetto delle regole da parte di tutti gli abitanti. I tre ragazzi lavorano
nel ricco centro della metropoli e vedono la differenza della vita, decidono
quindi di partire per un viaggio; come del resto tutti gli abitanti del “ciambellone”
erano abituati a fare, però il loro scopo era scoprire la parte oscura della
metropoli e la sua grande periferia. Non si tratta di un viaggio semplice: dovranno
affrontare insidie onnipresenti all’esterno del roseo complesso residenziale.
Oltre
ad avere come tema centrale quello del viaggio come strumento di conoscenza, è
anche un’aperta critica alla vita nelle grandi megalopoli contemporanee.
I
temi trattati e la storia stessa sono interessanti ma tuttavia non ho trovato
scorrevole e lineare lo stile: troppo ripetitivo e con imprecisioni.
Margherita Leoni – Liceo
Scientifico “Grassi” –Savona
ASIMMETRICHE
APPARENZE
Il
protagonista è Francesco Migliorati, vedovo di moglie e padre di una ragazzina.
Si ritrova ad essere coinvolto in un caso che diventa sempre più complesso e
pericoloso. In veste di capo ufficio stampa di una grande multinazionale: trova
incongruenze e insabbiamenti tali da farlo insospettire. Lui stesso verrà
rapito e picchiato. Da quel momento e in seguito ad altri fatti,
anche omicidi, lo spingeranno a portare avanti un’indagine, tanto da infamare
la multinazionale. Lettura piacevole e intrigante per la sua trama movimentata.
Dal punto di vista stilistico è scorrevole e ben strutturato.
Margherita Leoni – Liceo
Scientifico “Grassi” -Savona
SEZIONE FAVOLE
Gloria Donati, Europa Edizioni, 2018, pagg. 92, euro 9,50
Il
libro è composto da quindici racconti per bambini: ognuno di loro narra le
imprese eroiche che compiono i protagonisti o mostra il cambiamento di un
personaggio scorretto che inizia a capire, tramite un insegnamento, i motivi
dei suoi sbagli raggiungendo quindi una consapevolezza di sé e un perdono
collettivo che gli permetterà poi di essere reintegrato nella cerchia familiare
(o amicale) di cui faceva parte. Ogni racconto ha sempre una morale diversa da
insegnare, quindi sono dell'opinione che possono essere dei racconti certamente
adatti per dei bambini: non solo infatti sono avventurosi perché nella maggior
parte dei casi i personaggi si ritrovano a dover affrontare un viaggio
fantastico, ma anche perché anche quando non c'è una vera e propria eroica
spedizione, la tensione è sempre alta e ha un insegnamento da dare alla fine. I
racconti sono anche intervallati da carinissimi disegni che rendono il testo
ancora più vivo e certamente più allettante per un bambino. In questo modo
possono vedere e riconoscere i vari personaggi dalle figure e interagiscono di
più con la storia. Sono appunto quindici
racconti che utilizzano uno stile semplice, pulito e appunto, raccontato. Alcuni di loro sono in prima persona, altri ancora in terza. Lo
stile del raccontato in questo caso è perfetto: sono appunto delle storie che
vanno lette a dei bambini e bisogna utilizzare uno stile adatto a questi
piccoli ascoltatori. È un romanzo dolcissimo,
che va benissimo per dei bambini che vogliono divertirsi leggendo delle storie
avventurose e significative per la loro crescita. I disegni presenti sono
qualcosa in più che certamente attirerà la loro attenzione. È un libro che consiglierei a bambini ma
soprattutto a genitori che cercano qualcosa di divertente ma educativo da
leggere ai propri figli.
Vittoria Ragni – Liceo Scientifico “Grassi” -Savona
Franco Lorenzoni, Sellerio,
2019, pagg. 269, euro 9,99
Questo
libro introduce una sana ventata di aria fresca in un mondo asfissiato da
rancore, cinismo e ignoranza. A rendere ciò possibile
sono, insieme al loro maestro, dei bambini che vanno dall’età dei sei ai dodici
anni presso la loro scuola di Giove, un piccolo paesino umbro. Questo
rappresenta uno di quei tanti piccoli paesini italiani che da tempo presenta il
confronto con il diverso come l’immigrato, il che contribuisce a modificare
negativamente la indole pacifica degli abitanti.
Da qui, il
maestro utilizza tutto la sua anima e il corpo per evitare ai suoi alunni di
finire alla deriva xenofoba. Ciò che infatti colpisce di più del libro, è
proprio la fantasia, l’inventiva, grazie alla quale, i bambini, tra i quali
alcuni di origine straniera, sono condotti con mano a sfruttare con
intelligenza la propria manualità per entrare in contatto con l’affascinante
mondo della matematica, o, tramite lo strumento teatrale, quello filosofico ed
esistenziale. Tra questi, il tema del rapporto tra verità e apparenza
oppure la felice intuizione della dialettica, tutti temi che confermano quanto
i bambini siano naturalmente portati alle domande di senso, spinti da quella
meraviglia che costituisce il fondamento ineludibile della filosofia. Il ritmo conduttore resta quello della inclusione, attorno al
quale ruota gran parte delle lezioni, sia scientifiche sia umanistiche. Questo lo costatiamo sin dal primo giorno in terza elementare,
quando irrompe nella piccola comunità la tragica immagine del cadavere del
piccolo Aylan sulla spiaggia dell’isola greca di Kos. È da li che partono le
prime interrogazioni sul perché si emigra. In sintesi, l’esperienza di
Giove mostra come, grazie alla passione di un docente, sia possibile la
realizzazione di una scuola che deve essere un po’ meglio della società che la
circonda. Una scuola capace di fronteggiare l’ottusità di un mondo di adulti in
cui continuano, purtroppo, a dominare il pregiudizio e l’intolleranza.
Vittoria Ragni – Liceo Scientifico “Grassi” –Savona
LEONARDO
Elisa e
Nicolas, Bruno Monguzzi, Gabriele Capelli editore, 2011, euro 22,00
Per fare in modo che un bambino cresca nel migliore dei modi è necessario
che riceva degli stimoli dalle persone che lo circondano e con cui è solito
passare la maggior parte del tempo. E se questi stimoli arrivano dal mondo
dell’arte, allora gli effetti che avranno sulla mente del bambino, potranno
essere anche maggiori e contribuire alla formazione di uno spirito artistico.
Bruno Monguzzi, con i suoi figli Elisa e Nicolas che nel 1979 (anno della prima
stesura del libro) avevano rispettivamente 5 e 9 anni, ci conduce in una storia
fatta di domande e risposte in cui l’immagine è parte integrante del racconto,
perdendo la semplice funzione decorativa. In conclusione, mi sento di
consigliare questo libro, scritto con un linguaggio adatto a tutte le età, non
solo ai genitori ma anche a tutti coloro che passano molto tempo con i bambini.
Gabriele Laganaro – Liceo Scientifico “Grassi” – Savona
MAMMA, PERCHÉ VAI A
LAVORARE?
Cristina Petit, San Paolo, 2013, pagg. 47, euro 5,00
Il genitore è un punto di riferimento di primaria
importanza per un bambino, ma è comunque inevitabile che tra figlio e adulto ci
sia qualche volta necessità di separarsi per frequentare la scuola o andare a
lavorare. Cristina Petit, in collaborazione con Elisabetta Costantino,
psicologa dello sviluppo, ha redatto questo libricino che può aiutare il
bambino a comprendere l’importanza del lavoro e dello stare separati per poi
godere appieno del ricongiungimento.
Gabriele Laganaro – Liceo Scientifico “Grassi” – Savona
SEZIONE LETTERATURE
QUASI
NIENTE
Mauro
Corona, Luigi Maieron; Chiarelettere, 2018, pagg. 173, euro 6,90
Se
tuto gnènt ( è tutto niente) sono queste le parole di un uomo, Mario Rigoni
Stern che, ormai prossimo alla morte, redarguiva la moglie la quale tentava di
tenere viva la fiammella della vita mostrandogli le copertine per le nuove
edizioni delle sue opere. Queste parole vengono prese in prestito da Mauro
Corona che, dialogando con Luigi Maieron, altro friulano dedito però alla
musica, le usa per sintetizzare una filosofia di vita, raggiunta faticosamente
e ancora in divenire, in questo lavoro editoriale che altro non fa se non
cristallizzare una buona chiacchierata con un amico. E di cosa si può parlare
con un amico se non delle proprie comuni radici? Per poi arrivare pian piano a
parlare delle nostre esperienze di vita a partire dal ruolo avuto dai nostri
genitori, del nostro carattere, delle storie che abbiamo sentito e di cui ci
siamo nutriti, o ancora della Storia che si è affacciata alla nostra storia
minima e immancabilmente della nostra terra. Veniamo così a conoscere due vissuti interessanti che si
intrecciano con la storia locale coprendo l’arco temporale di due generazioni
per assistere al deturpamento della bellezza montana, al lento declinare di
saldi principi morali che aiutavano i giovani a venir su senza tante lagne e
poi, da adulti a stare in piedi, senza tacere però le brutture che
caratterizzavano quella società patriarcale e violenta, in molti casi. Si
inneggia ai sogni, al valore della vulnerabilità, a quella che attualmente
chiamiamo intelligenza emotiva, alla lealtà, alla libertà, all’essenzialità e
all’appartenenza sociale, chimere oggi in un mondo che pare avviarsi in
direzione opposta. Le pagine scorrono veloci e
in alcuni tratti ripetitive per cui si rischia prima della metà di perdere
interesse nei loro confronti, in ogni caso si prosegue con la curiosità di
sapere se ci sarà qualche altro gustoso aneddoto che potrà ridestarci. Così
avviene, fra alti e bassi. Piacevole e scorrevole, nulla di più.
Vittoria Ragni – Liceo Scientifico “Grassi” -Savona
SEZIONE DONNE
FEMMINISMO ISLAMICO
Corano, diritti, riforme
Renata
Pepicelli, Carocci, 2010, pagg.137, euro
12,60
Questo testo, seppur datato, ci dà una
visuale sul mondo femminista islamico che, di solito, non solo non è conosciuto
in occidente ma non è neppure citato. Invece, già nella seconda metà del 1800,
pensatori maschi egiziani e tunisini sostenevano che uno stato moderno
necessitasse anche dell'apporto delle donne. Alle donne doveva essere garantito
un certo livello di istruzione e la partecipazione alla vita del paese.
Nell'ottica islamica, il permesso della poligamia che, nella prima comunità
aveva la funzione di offrire assistenza e protezione alle donne rimaste vedove
e ai loro bambini, oggi si riduce a soddisfare le pulsioni sessuali degli
uomini. Le donne musulmane, dunque, si batterono per la loro liberazione
insieme agli uomini che avevano cultura e conoscenza della loro stessa
religione. Infatti, le donne cosiddette femministe sostengono che
l'interpretazione dei testi sacri, fatta da alcuni uomini, era a misura di
uomo. L’uomo, timoroso del pensiero femminile e, soprattutto cosciente che gli
altri uomini erano incapaci di
trattenere i loro impulsi bestiali, copriva le donne per tenerle lontane dai
pericoli. Inoltre, era un vanto che le donne non uscissero di casa perché
voleva dire che la servitù si occupava di tutto. Le contadine, invece, non
erano segregate perché dovevano lavorare. Oggi, che qualche monarca ha dato il
permesso di guidare e di andare allo
stadio, per noi occidentali che beneficiamo degli affari con quel paese, è un
“illuminato”! Ma non si tratta di progresso e di comprensione dei diritti della
donna. Semplicemente, ha calcolato che, finito il petrolio, la merce femminile
dovrà essere usata anche per produrre e tirare avanti lo stato. Un libro
importante, da leggere per avere una panoramica d’insieme sui movimenti e sui
personaggi che li hanno sostenuti.
Renata
Rusca Zargar
Da MEDICI SENZA FRONTIERE
Testimonianza
La testimonianza pubblica
fa parte del nostro DNA, proprio come curare e salvare vite.
MSF è stata
fondata da un gruppo di medici e… di giornalisti, con un solo obiettivo:
superare la politica del silenzio dell’intervento umanitario tradizionale,
inaugurando un nuovo stile dell’azione d’emergenza, in grado di combinare immediatezza e professionalità
con indipendenza e testimonianza. Salvare vite e curare ma
anche raccontare e denunciare.
Quando siamo
testimoni di atti di violenza estrema verso persone o gruppi, non restiamo in
silenzio. Cerchiamo di accendere i riflettori sui bisogni e sulle sofferenze
inaccettabili delle persone, quando l’accesso alle cure mediche salva-vita
viene ostacolato, quando le strutture mediche sono a rischio, quando le crisi
sono dimenticate o quando gli aiuti umanitari sono inadeguati o sovradimensionati.
Nel 1985 abbiamo denunciato pubblicamente lo
sfollamento forzato di centinaia di migliaia di persone da parte del
governo etiope.
Nel 1994 abbiamo compiuto un passo senza
precedenti: abbiamo chiesto un intervento militare internazionale per porre
fine al genocidio in Ruanda.
Nel 1995 abbiamo portato all’attenzione
pubblica il massacro di 8.000 bosniaci a Srebrenica cosi come il
bombardamento russo della capitale cecena Grozny.
Nel 2004 abbiamo richiamato l’attenzione del
mondo sulla crisi del Darfur e nel 2005 presso il Consiglio di Sicurezza
dell’ONU.
Nel 2008 abbiamo accesso i riflettori
dell’opinione pubblica mondiale sul crescente numero di vittime civili nella
Repubblica Democratica del Congo, nella Repubblica Centrafricana, in Ciad e in
Somalia. Abbiamo sostenuto pubblicamente l’ampia diffusione di nuovi
protocolli per la cura della malnutrizione.
Dal 2015 siamo in mare per soccorrere
persone in pericolo e denunciare quello che succede nel Mediterraneo.
Siamo in Libia dove, senza uno stato
di diritto, proviamo a offrire assistenza a migranti e rifugiati rinchiusi nei
centri di detenzione in condizioni disumane. E testimoniamo quello che vediamo.
Quando, nel 1999, abbiamo ricevuto il Premio
Nobel per la Pace, il presidente internazionale di MSF dichiarò:
Il
silenzio è stato a lungo confuso con la neutralità, ed è stato presentato come
una condizione necessaria all’azione umanitaria. Dalle sue origini, MSF è stata
creata per opporsi a questa tesi. Non siamo sicuri che le parole possono
salvare delle vite, ma sappiamo con certezza che il silenzio uccide.
POESIA DI
ANASTASIA: ATTIMO
ATTIMO
Solo un attimo
Un
Attimo
Per
Vederti
Ancora
Una volta
Per vedere
I
Tuoi occhi
Pensa
A
Quegli
Attimi
Trascorsi
Con me
Pensa
Ai
Raggi
Di
Sole
Di
Quel giorno
Che
Per
Puro caso
Ti
Illuminavano
Il viso
Pensa
Al
Mio sorriso
Quando
Mi guardavi
Pensa
Solo un attimo
Al
Tempo
Che
Le mie
Labbra
Si
Poggino
Sulle tue
In
Un
Dolce respiro
È
Stato
Tutto
Un attimo
Un
Dolce attimo
Infinito
Di sguardi
Carezze
Coccole
Un attimo
Che
Resterà
Nella
Tua mente
E
Ogni
Giorno
Lo vivrai
Anastasia
Ho letto tutte le recensioni e continuo a dire che è bello l'impegno che i ragazzi ci mettono leggendo i libri + vari.
RispondiEliminaMi ha colpito in particolare quella su IN ADDIS (Racconti Etiopi).
Jonathan rimane molto preso dalla convivenza multicolore dell'antico con il mondo moderno.
Da bravo giovanotto della sua età ritiene i coetanei << sicuramente, quelli più curiosi e coraggiosi, comunicano con gli stranieri imparando l’inglese, usano gli strumenti informatici, studiano. >>
E dà subito dopo un giudizio sulle donne del luogo che lo conforta molto << Un vasto capitolo è dedicato alle donne, perché in questo paese islamico non sono libere, ma sembrerebbe che non stiano cercando la libertà assoluta, modificano il loro stile di vita ma non rinunciano alle tradizioni locali, prediligono la famiglia e la procreazione. >> In questa sua 'pacificazione' col mondo femminile, esce in uno spontaneo, sollevato e ammirato << E oltretutto sono bellissime. >>
Poi è costretto a ricordare la situazione in cui si trova lui nel suo Paese << perché l’autore vuole farci riflettere sull’emancipazione femminile in Italia, che sta portando il nostro paese all’estinzione, perché nascono pochi bambini. >> il che fa molta tenerezza, ma forse qualcuno prima o poi dovrebbe spiegare a Jonathan che 'in Occidente' le femmine hanno per nascita un incarico in + rispetto ai maschi e quasi tutte quelle che rinunciano a questo incarico non ne sono poi così felici...
Poi ho letto la recensione di un'infiltrata, certa RRZ. Piaciuta. Grazie delle informazioni.
Dimenticato di firmare:
EliminaAngela Fabbri