Chi è Misimi Isimi, la bambina che ripulisce Lagos dai rifiuti da LETTERA DONNA
La storia della ragazzina nigeriana
che raccoglie e ricicla la spazzatura che i suoi concittadini buttano per le
strade, guadagnandosi il soprannome di 'Miss Environment'.
«Ho una
missione, quella di salvare Lagos». Si presenta così Misimi Isimi,
conosciuta per lo più con il soprannome che si guadagnata da qualche anno,
quello di ‘Miss Environment’, cioè Miss Ambiente. Tutti i
giorni si occupa di ripulire le strade della città nigeriana – prima in Africa
per grandezza e terza al mondo – raccogliendo i rifiuti e dando loro una
vita attraverso il riciclo. Un impegno abbastanza gravoso, soprattutto
considerando la sua giovane età: Misimi, infatti, ha solo 11 anni. La
sua missione è nata nel 2016 quando, ormai stanca di vedere Lagos sporca
e malridotta, ha deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica
sull’importante tema dell’ecologia e sulle attività che producano meno impatto
ambientale possibile. «Non ci sono rifiuti. Ogni cosa che buttiamo può
essere riutilizzata e riciclata», è il mantra che ripete durante le interviste
rilasciata alla stampa, soprattutto in una megalopoli come la sua, protagonista
nell’ultimo decennio di una incredibile crescita demografica. E, in modo
che il suo messaggio possa raggiungere più persone possibile, Misimi ha scelto
di utilizzare il web: video tutorial, foto su Instagram e post su Facebook
attraverso i quali insegna a bambini e adulti come vivere in modo più
sostenibile. «Alcuni adulti non sono né ambientalisti né responsabili»,
ha detto durante la sua ultima intervista all’emittente inglese Bbc.
Mentre i più piccoli possono imparare molto: «Mi piace insegnar loro qualcosa,
così cresceranno più consapevoli, potranno prendersi cura del nostro
territorio». L’ultima lezione ha riguardato le regole dell’igiene, la prevenzione
dell'inquinamento e la difesa contro malattie e infezioni. Ma
Misimi, che ha vinto il premio nazionale Miglior studente per una
campagna ambientale, ha bisogno di aiuto; per questo ha deciso di dar vita a un
crowdfunding per avviare la sua ‘scuola ecologica’.
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