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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

da: ARTICOLI PER TUTTE LE MISURE di Angela Fabbri

PER   UNA   MANCIATA   DI   GRANTURCO (o meglio) GLI   F35 Questa spesa riguardo gli F35 è davvero curiosa. Servono a rafforzare la difesa dell’Italia? Perché, qualcuno ha forse intenzione di farci guerra? Perché? Per venire a razzolar via qualche quadro d’autore rimasto qui per puro caso o per dimenticanza durante antiche razzie? Insomma, sarebbe come se io spendessi 10.000 euro (in realtà non ho idea di cosa costa) per blindare la mia porta di casa e coprirla con un cancelletto. Ma se dentro non c’è niente da portar via, tranne qualche mobile più caro a me che caro di prezzo! E, alzando lo sguardo sull’Italia intera, decretata povera dall’alto del Centro Europa, a cosa servirebbero gli F35? Forse a proteggere il nostro territorio, i nostri antichi casali, le nostre fattorie in via d’estinzione? A proteggerli da che? A proteggerli da che se già da anni e molti e troppi ce li comprano ricchi stranieri con una manciata di granturco. Sì, proprio quello ch

ARTICOLI PER TUTTE LE MISURE di Angela Fabbri

ARTICOLI      PER    TUTTE    LE    MISURE                                 ( 5 anni di vita raccontati sul Web )                      27 Dicembre 2011   -   1° Gennaio 2017        Premessa Acquistai un Personal Computer nel dicembre del 2009, con l’idea di usarlo come macchina da scrivere evoluta per trasferire in memoria, una volta ultimate, le storie composte come sempre a penna su carta. Fino allora mi ero appoggiata a un pc a noleggio nel negozio di un’amica e la breve corrispondenza con case editrici e concorsi letterari la dettavo a lei e ricevevo le risposte sul suo pc. Ma non averlo sempre a disposizione ed essere legata agli orari di apertura/chiusura, era diventato sempre più una perdita di tempo. Il 13 ottobre 2010, appunto sul pc del negozio, arriva un messaggio per me: è R.B., titolare del   magazine letterario TERZA PAGINA WORLD di Dublino, che mi invita a consultarlo. Conoscevo RB per via di ELIZABETH, una mia giovane amica irlandese ori

ESTATE TRA LE SBARRE di Carmelo Musumeci

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L’estate volge al termine e, a dire il vero, sono contento per i detenuti, perché si dice che in galera si sta al fresco , ma non è affatto vero. In carcere, forse per colpa del ferro e del cemento, si soffre di più il caldo e non c’è mai un alito di vento. In prigione non c’è mai una via di mezzo: o fa freddo o fa caldo. Quando ero detenuto tutto il giorno, ricordo che d’estate l’afa mi faceva aumentare l’ansia e l’angoscia: dormivo di meno, ed era peggio, perché di notte la nostalgia e il desiderio di libertà sono più forti.        In quei mesi spesso stavo alla finestra delle ore ad aspettare un alito di vento, che non arrivava mai, e a guardare il cielo, la luna e le stelle, a pensare ai miei figli. E il pensiero che anche loro vivevano sotto quello stesso cielo me li faceva sentire più vicini.      L’Assassino dei Sogni (il carcere, come lo chiamo io) le notti d’estate ti mangia l’anima con più voracità.   Ricordo bene che la sera, quando mi chiudevano il b

MEGLIO SPENDERE NEGLI F35 CHE DEBELLARE LE MAFIE di Renata Rusca Zargar

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Non si è ancora del tutto spento il clamore dell'omicidio plurimo di San Marco in Lamis (Foggia) per il quale, a parole, tutti si sono dichiarati sconvolti. Non è il primo agguato delittuoso e, purtroppo, non credo che sarà l'ultimo. Se ripercorriamo la storia delle organizzazioni criminali, si chiamino Cosa nostra, 'Ndrangheta, Camorra o in qualsiasi altro modo, sappiamo che sono attive in Italia da tempo immemorabile. Dopo l'Unità d’Italia, però, il governo dello Stato non ha saputo rispondere ai bisogni e ai problemi delle zone del Sud, lasciando, quindi,   mano libera a presunti "uomini d'onore". Ormai, molto  tempo é passato. L'emigrazione di lavoratori dal Sud al Nord per decenni, i matrimoni “misti”, hanno pure rimescolato le carte: l'Italia dovrebbe essere una sola e anche i cittadini del Sud dovrebbero sentire lo Stato italiano come proprio. Eppure, in tanti anni, nonostante organismi, commissioni, procure, direzioni ant

PER UN INSEGNANTE, OFFENDERE IL CORANO NON E' PROFESSIONALE di Renata Rusca Zargar

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La scuola è  finita da un po', anzi sta per ricominciare con gli esami per il recupero dei debiti. Eppure, si discute ancora della vicenda del professore sospeso per sette giorni senza stipendio dalla dirigente scolastica, a causa di un fatto accaduto il 31 maggio.  Come siano andate effettivamente le cose é un po' difficile da comprendere e bisogna   cercare di non strumentalizzarle seguendo, magari, il proprio settarismo. Comunque, nei fatti, pare che una studentessa musulmana del quinto anno dell'Istituto tecnico Falcone-Righi di Corsico (MI), non si sia alzata in piedi all'ingresso, in classe, del professore. Alla richiesta del motivo di tale comportamento, pare ella abbia  addotto la scusa che osservava  il digiuno del mese di Ramadan. Effettivamente é in uso, anche tra  i docenti più progressisti, chiedere che gli studenti si alzino in piedi quando entra nell’aula un insegnante o un dirigente scolastico.  Chissà quanti non si saranno alzati quando io entr

"AIUTIAMOLI A CASA LORO" MA, INTANTO, FACCIAMO GUERRA ALLE ONG di Renata Rusca Zargar

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Nei lunghi articoli di giornale e nelle ore e ore di trasmissioni televisive si parla, continuamente, di presunte invasioni di migranti. Non si spiega quasi mai, però, ai comuni cittadini, quale sia la situazione dei paesi da cui provengono i migranti, quale sia il tipo di vita che fanno, le possibilità di lavoro, i sistemi sanitari (che non ci sono), se gli vengono praticate le vaccinazioni che, invece, a noi, negli ultimi tempi, è venuto in mente di rifiutare. Neppure ci si chiede come mai, se l'Africa é il continente più ricco, la sua popolazione sia la più povera. Chi gode le ricchezze africane? Facciamo un esempio tra tantissimi: nel Congo Brazzaville (ex colonia francese -!-, repubblica presidenziale autoritaria), i ricavi delle risorse petrolifere vanno per il 97% alle multinazionali straniere e per il 3% al paese (cioè al governo). Con lo sfruttamento selvaggio di tale petrolio, hanno inquinato e distrutto l'ecosistema marino e costiero, impedendo ai contadini

LA GUERRA A UNO SCAFFALE DI LIBRI USATI di Renata Rusca Zargar

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A Savona, esiste un palazzo cinquecentesco, palazzo Della Rovere, che, con alterne fortune, è stato   utilizzato, nel tempo, per svariati uffici tra cui Tribunale, Questura, Agenzia delle Entrate, Poste ecc. Le facciate esterne, sempre nel tempo, sono state ristrutturate ma, dopo l’abbandono degli uffici, il cortile interno è stato chiuso e lasciato alle erbacce. A un certo punto, però, la “Bella addormentata nel bosco” è stata baciata da un principe (?) fantasioso che, nel prevedere la riapertura del cortile che funge anche da passaggio tra due vie del centro storico, ha tinteggiato le pareti, per un’altezza di   due metri, e la storica pavimentazione in basoli, con il bitume nero. Al di sopra del bitume, si notano le facciate interne del palazzo in completo degrado. Pazienza! I Della Rovere non sono più Papi e i tempi sono magri per tutti. Bisogna aggiungere, però, che qualcuno, con uno spiccato senso dell’ironia, ha scritto in bianco sulla gettata di catrame: “You are movi

CERCASI SOGNI E AMORE PER I GIOVANI di Renata Rusca Zargar

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La vicenda della ragazzina sedicenne morta per droga, a Genova, ha suscitato, come logico, molto clamore e commenti. Ci si chiede, soprattutto, come mai ci sia nei giovanissimi un desiderio di sballo che è abbrutimento, incapacità di essere padroni di se stessi, voglia di star male, indifferentemente che lo si faccia con la droga o con l'alcool, bevendo fino al coma etilico. In Italia, tra l’altro, dell'alcool se ne parla poco per non danneggiare l’agricoltura e la forte industria ad esso collegate, ma sarebbe interessante divulgare i dati dei danni psichici e fisici dall'abuso di alcool! In un’atmosfera in cui le sentenze sono sempre facili, si sostiene che i genitori, per figli tanto insoddisfatti da cercare la perdita di coscienza di sé, non abbiano fatto abbastanza. Essendo stata insegnante per tutta la vita - e anche mamma - so che i genitori tendono a non vedere i problemi dei propri figli o a negarli. Forse, perché si sentirebbero responsabili o, forse, perché

PERCHE' MEDICI SENZA FRONTIERE NON HA FIRMATO IL CODICE DI CONDOTTA PREDISPOSTO DAL MINISTERO DELL'INTERNO

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31 Luglio 2017 Gent.mo - Marco Minniti - Ministro dell’Interno Gentile Ministro, Le scriviamo per comunicarle la risposta di Medici Senza Frontiere (MSF) al suo invito a firmare il Codice di Condotta predisposto dal Ministero dell’Interno in consultazione con la Commissione Europea. Ancor prima di entrare nel merito, ci preme innanzitutto ribadire l’apprezzamento della nostra organizzazione per l’esemplare ruolo svolto dall’Italia nel salvare centinaia di migliaia di vite lungo la pericolosa rotta del Mediterraneo centrale. In questi anni complicati, il disfunzionale sistema di asilo dell’Unione Europea e una risposta insufficiente da parte degli altri Stati membri hanno fatto ricadere sulle sole autorità italiane sfide importanti, che avrebbero meritato ben altra attenzione da parte della comunità europea e internazionale. Anche a partire da queste considerazioni, MSF ha scelto di partecipare alla discussione sul Codice di Condotta con un approccio assolutamente aperto e

I DIRITTI DEI BAMBINI NEL NOME DI CHARLIE GARD di Renata Rusca Zargar

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Questa mattina, ho visto passare un’ambulanza con l’auto della polizia a farle strada. Subito, mi è venuto in mente quel giorno, di molti anni fa, in cui mi trovavo sull’ambulanza con mia figlia minore in procinto di nascere assai in anticipo sul tempo previsto. La polizia ci aveva permesso di evitare il traffico per raggiungere al più presto l’ospedale Gaslini di Genova. Le previsioni dei medici, però, erano state infauste e, a un certo punto, avevo accettato la volontà di Dio e mi ero affidata. Mia figlia, infine, si è salvata, ma non posso dimenticare l’angoscia e le difficoltà che io, suo padre, la piccola e persino la sorella più grande, abbiamo dovuto affrontare. Invece, purtroppo, la vicenda di Charlie Gard si conclude nel più infelice dei modi. Qualunque genitore può comprendere che perdere un figlio/a è innaturale e, sicuramente, è la più drammatica sofferenza che possa capitare all’essere umano. Qualunque genitore darebbe la vita per il proprio figlio/a. Qualunq