da RELIGIONI PER LA PACE -Italia
Ancora
una volta l'azione criminale da parte di un giovane di origine marocchina,
attratto da prospettive rivoluzionarie jihadiste, ha seminato morte e
sconcerto nel sud della Francia, a Trebes, prendendo di mira un supermercato
e facendo ostaggi degli sventurati clienti.
I
frutti amari della propaganda di odio e disprezzo da parte delle componenti
estremiste dell'Islam continuano ad avvelenare il clima nei singoli
paesi e nelle relazioni internazionali.
Ogni
persona che ne ha facoltà dovrebbe interrogarsi su che cosa poter fare per
ridurre i fattori di rischio che spingono dei giovani alla radicalizzazione
che li porta a distruggere vite umane ed a sciupare la propria sotto l'azione
"accecante" della superbia ideologica.
Ma la
giornata di ieri ci ha offerto anche un esempio luminoso , quanto
diversamente sconvolgente, di abnegazione e di difesa della vita a prezzo
della propria.
Si
tratta del gendarme Arnaud Beltrame, che si era offerto al posto di
una donna in ostaggio del terrorista di Trebes. Il presidente francese
Emmanuel Macron gli ha reso pubblicamente omaggio, affermando che il tenente
colonnello ha "onorato la sua arma e il suo Paese" e che tutta la
Francia gli rivolge un pensiero. Ferito gravemente durante l'attacco, è
deceduto alcune ore dopo.
Lo
ricorderemo, e con lui la sua famiglia e quelle delle altre vittime
dell'attentato, nella giornata di preghiera e meditazione per la pace che ci
vede riuniti, persone delle diverse tradizioni religiose, il 27 di ogni mese
secondo lo Spirito di Assisi.
Chiederemo,
attraverso la preghiera, la capacità di proteggere i giovani dalla seduzione
delle tragiche derive estremistiche, perseguendo ognuno di noi la giustizia a
livello locale ed internazionale ed evitando discriminazioni e disprezzo che
li rendono vulnerabili a propagande di odio e di vendetta.
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