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Visualizzazione dei post da 2018

MESSAGGIO AUGURALE di Enrico Parravicini

Realtà o finzione Come accade ogni anno, all’approssimarsi del 31 dicembre, eccomi alla ricerca di un argomento valido per riempire con le mie riflessioni questo tradizionale messaggio di fine anno, perpetuando una tradizione che dura ormai dal 31 dicembre 1998, quindi giunta all’isospettabile traguardo della XXI edizione. Chi mi legge per la prima volta potrebbe obiettare che gli argomenti su cui riflettere sono innumerevoli e che potrei avere solo l’imbarazzo della scelta: la pace nel mondo, il futuro del pianeta, le migrazioni dei popoli extracomunitari verso l’Europa, il problema del terrorismo … Beh, se è questo che i miei lettori si aspettano dal mio messaggio, dico a loro di andarsi ad ascoltare i messaggi del Papa, del Presidente della Repubblica, dei nostri tre capi di Governo (o forse sono solamente due), perché il mio messaggio, di qualsiasi cosa possa trattare, tratterà comunque di altro. Di altro che ci offra comunque la possibilità di riflettere, se mai ne avessimo

I BUONI CATTIVI da Nota Design

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La scienza a volte ci dice delle cose che, tutto sommato, sappiamo già benissimo ma non abbiamo mai messo a fuoco. Una nuova ricerca americana dimostra che i supereroi del cinema - rappresentanti e simboli del “bene” - sono parecchio più violenti dei cattivi. I ricercatori, guidati dal Prof. Robert Olympia, della Penn State University, hanno analizzato dieci film usciti tra il 2015 e il 2016 in cui dei supereroi usano i loro poteri speciali per contrastare i malvagi. Hanno identificato i singoli atti di violenza, classificandoli a secondo della natura dell’azione e di chi l'ha commessa. Hanno trovato una media di 23 azioni violente all’ora associate ai protagonisti “buoni” a fronte di 18 da parte degli antagonisti “cattivi”. Hanno anche rilevato un maggiore pacifismo (relativo) tra i personaggi femminili. I maschi hanno commesso circa cinque volte gli atti di violenza delle femmine, una media di 34 azioni violente all’ora rispetto alle 7 delle donne. La forma più comune di

Assegnato il Premio ANCT – Teatri delle Diversità 2018 alla COMPAGNIA VOCI ERRANTI

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17 dicembre 2018 Premio ANCT – Teatri delle diversità 2018 (9a  edizione) a COMPAGNIA VOCI ERRANTI  Assegnato oggi, al Teatro Argentina di Roma, il Premio ANCT - Teatri delle diversità 2018 alla COMPAGNIA VOCI ERRANTI di Saluzzo. Il prestigioso Premio è stato consegnato da Vito Minoia, direttore della Rivista Europea "Catarsi-Teatri delle diversità" alla regista Grazia Isoardi, della compagnia di Saluzzo, con la seguente motivazione:   Negli spettacoli di maggior valore di teatro in carcere si coglie la felice fusione tra la poetica degli artisti guida e la sciolta adesione dei detenuti, che riescono quindi a trasmettere - dopo l’appassionato impegno durante il training fisico, lo studio dei ruoli - una sorta di speciale leggerezza, quasi una spontanea gioia nel recitare, esporsi, essere se stessi e personaggi. Così gli spettacoli di Voci Erranti che opera nel carcere di Saluzzo, presenza fondamentale, straordinaria animatrice, colta, sensibile regista è Grazia I

Notiziario dal Centrafrica

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“Ho paura. Ma voglio ancora diventare prete.” Notiziario dal Carmel di Bangui n° 23  – 17 Dicembre 2018   In classe, durante la lezione, è inevitabile parlarne. La mattina del 15 Novembre ad Alindao, cittadina a circa 500 km da Bangui, un campo di sfollati situato nei pressi della Cattedrale, è preso d’assalto da un gruppo di ribelli islamisti che porta il curioso nome di Unione per la pace in Centrafrica . Si tratta di uno dei tanti gruppi, agli ordini di un certo Ali Darassa, sorti dalla dissoluzione della Seleka e che ancora infestano i tre quarti del paese. I morti sono più di ottanta. Un vero massacro. Anzi, una razzia: oltre alle persone uccise, i ricoveri degli sfollati sono incendiati, l’intero sito è raso al suolo, le abitazioni sono saccheggiate, la chiesa è profanata. La strage avviene davanti all’inerzia del contingente dell’ONU che avrebbe, di per sé, il mandato di proteggere i civili. Tra le vittime, oltre a donne, bambini e persone anziane, anche due sacerdoti:

ROMPERE IL SILENZIO SUL RAZZISMO DI STATO di Alex Zanotelli

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“L’Europa ha perso la coscienza, la memoria e l’umanità. Ci preoccupiamo di difendere i nostri ‘valori cristiani’ di fronte ad altre religioni, ma quei valori li stiamo tradendo da soli”. Lo scrive padre Alex Zanotelli nel libro “Prima che gridino le pietre” che si propone come un “Manifesto contro il nuovo razzismo”. Su gentile concessione dell’editore Chiarelettere pubblichiamo una parte del paragrafo “Razzismo di Stato” dal capitolo “Rompere il silenzio”. Mi viene da ripetere la domanda che ha fatto il Papa ai leader della Ue: «Europa, che cosa ti è successo?». Purtroppo non naufragano solo i migranti nel Mediterraneo, sta naufragando anche l’Europa come patria dei diritti. Il razzismo sta crescendo in Europa e anche in Italia.                                                                                                                    Papa Francesco ha lanciato molti segnali, ma è rimasto inascoltato. Il suo messaggio non sta passando. È attaccato, è solo.        

L'INVIATO DALLA RETE di Alessandro Ticozzi; recensione di Gordiano Lupi

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Alessandro Ticozzi L’inviato dalla rete volume 1 e 2 Sensoinverso (2013 – 2015) Alessandro Ticozzi è un esperto di cinema, saggista sintetico e poliedrico ma anche abile intervistatore, che di tanto in tanto raccoglie il frutto del suo lavoro in agili compendi pubblicati da Sensoinverso Edizioni. L'inviato nella rete è il suo progetto più ambizioso, per adesso pensato in due volumi, ma siamo convinti che presto ne arriverà un terzo. Nel primo tomo (2013) l'attenzione è dedicata soprattutto ai protagonisti del cinema, di tanto in tanto divagando in musica, con prefazione di Enrico Vaime e capitoletti riservati a Leonardo Celi, Andrea Pergolari, Mario Brenta, Jerry Calà - un pezzo straordinario che forse per la prima volta indaga sociologicamente il lavoro da regista -, Gian Piero Brunetta, Nino Manfredi, Donatella Baglivo, Mario Monicelli, Dino Risi, Mina e Battisti, Alberto Lattuada (regista che l'autore ha trattato in un'ottima e forse troppo rapida m

BUON NATALE ? NON SO di Giuliano Arnaldi

https://giulianoarnaldi.blogspot.com/2018/12/buon-natale-non-so.html

PER NASCONDERE COSA ABBIANO FATTO GLI ITALIANI: TOGLIERE LE PIETRE D'INCIAMPO

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MILANO - 10 Dicembre 2018 Il Comitato PIETRE D’INCIAMPO - Milano, apprende, inorridito, quanto accaduto a Roma la notte scorsa: in via Madonna dei Monti, 82, nel rione Monti, ben 20 Pietre d’Inciampo sono state divelte dal selciato e rubate. Le Pietre d’inciampo erano state posate nel 2012 ed intitolate alle famiglie Di Consiglio e Di Segni che nella vergognosa giornata della razzia nel ghetto romano vennero deportate ad Auschwitz, da dove non fecero ritorno.  IERI OGGI Il Comitato PIETRE D’INCIAMPO - Milano, esprime la sua solidarietà all'Associazione culturale Arte e Memoria, curatrice del progetto "Pietre d'inciampo a Roma”, in persona del suo Presidente Adachiara Zevi, già soggetta la scorsa estate a messaggi, ovviamente anonimi, di intimidazione antisemita. Il Comitato PIETRE D’INCIAMPO - Milano, conferma la assoluta necessità di proseguire nella strada tracciata dall’artista tedesco Gunter DEMNIG, che oltre venticinque anni fa ha avviato il progetto “Pietre d’Incia

Chi è Misimi Isimi, la bambina che ripulisce Lagos dai rifiuti da LETTERA DONNA

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La storia della ragazzina nigeriana che raccoglie e ricicla la spazzatura che i suoi concittadini buttano per le strade, guadagnandosi il soprannome di 'Miss Environment'. «Ho una missione, quella di salvare Lagos ». Si presenta così Misimi Isimi , conosciuta per lo più con il soprannome che si guadagnata da qualche anno, quello di ‘ Miss Environment ’, cioè Miss Ambiente . Tutti i giorni si occupa di ripulire le strade della città nigeriana – prima in Africa per grandezza e terza al mondo – raccogliendo i rifiuti e dando loro una vita attraverso il riciclo . Un impegno abbastanza gravoso, soprattutto considerando la sua giovane età: Misimi, infatti, ha solo 11 anni . La sua missione è nata nel 2016 quando, ormai stanca di vedere Lagos sporca e malridotta, ha deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importante tema dell’ ecologia e sulle attività che producano meno impatto ambientale possibile. «Non ci sono rifiuti. Ogni cosa che buttiamo può essere riuti

LO SCANDALO PELOSO DELL'OMICIDIO KASHOGGI di Renata Rusca Zargar

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Il 2 ottobre, Jamal Khashoggi è scomparso all’interno del Consolato saudita a Istanbul. Da allora, su questo evento, sono rimasti accesi i riflettori dei media, forse, anche perché Erdogan ha fatto da cassa di risonanza, accusando le autorità saudite di aver pianificato e fatto eseguire tale omicidio. Khashoggi, scrittore e giornalista, è stato, per molto tempo, un pilastro dell'establishment saudita: aveva lavorato come redattore presso le emittenti dell'Arabia Saudita ed era stato persino consigliere di un ex capo dell'intelligence. Ultimamente, però, aveva iniziato a criticare il governo del suo paese, si era auto esiliato e, in particolare, contestava la guerra in Yemen. Probabilmente, era considerato un dissidente troppo pericoloso. Erdogan, invece, è un capo di stato che controlla i giornali turchi, perché ha duramente represso oppositori e giornalisti. In questo caso, però, è a conoscenza di quanto sia realmente avvenuto nel consolato saudita, grazie a  

LE RACCOMANDATE DEGLI ALTRI di Renata Rusca Zargar

Mio marito, malauguratamente, ha un cognome straniero e abita con me in via Pietro Scotti, una via che incrocia via Bernardo Forte, a Savona. Non so se sia questa la causa scatenante, ma capita, da anni, che, qualche volta, i postini lascino nella nostra buca delle lettere la posta di persone dal cognome straniero (molto diverso dal nostro) che abitano in fondo a via Forte, ad alcune centinaia di metri. All’inizio, ho pensato che, magari, si trattasse di qualche giovane aspirante postino che faceva uno stage o un tirocinio e mi dispiaceva che, andando a protestare, avrei potuto fargli passare un guaio o fargli rischiare, addirittura, di non essere, magari, assunto. Così la posta l’abbiamo consegnata sempre noi ai destinatari (si tratta di farsi aprire il portone da sconosciuti, spiegare come mai abbiamo noi la loro posta mentre ci guardano male. D’altra parte, l’art. 15della Costituzione recita: “ La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazi

MI PRESENTO di Carla Saettone; COME TRASCORRO LA MIA GIORNATA DA CASALINGA di Letizia Monti

Ecco due lavori delle meravigliose alunne del mio corso "Leggere la letteratura classica per divertimento" a Quiliano. MI   PRESENTO di Carla Saettone Sono Carla Saettone e, visto che non so che cosa scrivere perché ho tante cose in testa ma non so come metterle sulla carta, vi voglio raccontare una storia. Quando ero una ragazzina non mangiavo ed ero magrissima. Dopo tante cure ricostituenti servite a niente, i miei genitori avevano deciso di portarmi a cambiare aria. Mi hanno portato a Plodio, un paese della Valbormida, in una famiglia che aveva 3 figli e con me e mio fratello eravamo 5 bambini molto vivaci e più o meno della stessa età. Abbiamo fatto amicizia   con altri bambini delle cascine vicine che tenevano molti animali nelle stalle e   tutti i giorni portavano le mucche al pascolo. Un pomeriggio, hanno convinto anche me e mio fratello ad andare con loro a pascolare le mucche. Devo dire che è stata un’esperienza unica, non ripetibile, anche se pensandoci ades

ITALIA di Angela Fabbri

                                         ITALIA ITALIA, Paese di Santi, di Navigatori, di Poeti. Italia, Paese di AVVOCATI . L’ITALIA cantata IERI. E quella di OGGI. Senza MEDICI   OSPEDALIERI. (Angela Fabbri, Ferrara 14 novembre 2018)

da Padre Armanino, Niamey, Niger: GIORNI DI SABBIA. OSTAGGI E SCOMPARSI NEL SAHEL

                                          Giorni di sabbia. Ostaggi e scomparsi nel Sahel Gli antichi avevano capito tutto. I giorni si misurano con la sabbia. Non c’è nulla di più naturale e consono che contare il tempo con la sabbia che scorre, come in una clessidra, dall’alto al basso. Col tempo si imparò ad usare l’acqua che, in modo più preciso, marcava le ore del giorno e della notte. La sabbia e l’acqua si assomigliano. In entrambi gli elementi la vita si nasconde e per momenti scompare alla vista dei più. Alcuni per qualche mese, altri per sempre. La sabbia del Sahel è fatta di giorni che scorrono dei quali si perde la memoria e nessun calendario ha saputo, finora, contarli. Fanno 500, i giorni di sabbia per 39 persone, ragazze per la più parte, rapite nella regione di Diffa, nel sud-est del Niger, pure lui fatto di sabbia. Quasi tutte avevano meno di vent’anni dal giorno della sparizione, il 2 luglio del 2017. Oltre un anno senza notizie apprezzabili e con la consuet